Dieci parole, un artista e un religioso per riflettere sulle poche cose che contano per ricominciare. Su Tv2000 Simone Cristicchi, con don Luigi Verdi, tenta un nuovo percorso artistico per arrivare al cuore delle persone con il programma “Le poche cose che contano”.
Dal decalogo il cantautore sceglie la parola “umiltà” e la suggerisce agli studenti dell’Università Cattolica per l’avvio del nuovo anno accademico. «Questa parola profuma di terra, viene dal latino humus, che significa terra fertile, quella sostanza che rende feconda la terra e quindi se mi sento umile posso essere come un campo arato pronto a ricevere i semi di bellezza e conoscenza che tutti mi possono donare». L’invito, quindi, a mettersi nella prospettiva di imparare da tutti, a mantenere quella semplicità che hanno i bambini, quella curiosità che ti fa esplorare il mondo, a essere osservatori senza perdere tempo, a non essere banali.
Dopo il celebre palcoscenico dell’Ariston e quello più intimo dei teatri, l’artista ora si cimenta con il piccolo schermo. Sarà il protagonista e autore di tre serate evento con don Luigi Verdi, fondatore, trent’anni fa, della Fraternità di Romena in una pieve del Casentino, che andranno in onda, a partire dal 7 ottobre alle 21.50, sulla emittente della Cei. Il filo conduttore de “Le poche cose che contano” sarà il racconto di dieci parole – tra cui, coraggio, umiltà, fragilità, creatività, gioia, amore - dalle quali ricominciare per cambiare noi stessi e il mondo che ci circonda. «Bisogna rallentare, fermarsi a riflettere in questa società frenetica, perdere tempo per le cose essenziali, andare a fondo delle cose» insiste Cristicchi.
Bisogna avere anche «coraggio», soprattutto dopo questo periodo di pandemia per ricominciare. «Durante il lockdown ho avuto una grave perdita economica per la chiusura dei teatri. Eppure questo periodo di riflessione ha generato nuovi pensieri, ho guadagnato tempo per pensare a nuovi progetti come, per esempio, il nuovo programma e per scrivere dodici nuove canzoni (due di queste, Le poche cose che contano e Dalle tenebre alla luce, le eseguirò nel programma)».
Lo spettacolo, un intreccio di monologhi e canzoni, sarà ambientato nella pieve di Romena, «un luogo bellissimo dell’anno Mille costruito in tempo di fame e di crisi. Il programma avrà un ritmo molto sostenuto, ma nello stesso tempo sempre sussurrato, sempre molto composto ed è lo specchio di quello che siamo don Luigi e io. Due persone che non fingono, che mettono davanti alla telecamera la nostra vita e la nostra fragilità. E questo sarà il valore aggiunto di questo spettacolo che assicura riuscirà ademozionare nonostante il filtro della telecamera».
A Le poche cose che contano partecipano Francesco Pannofino, Cecilia Dazzi, Amara, Simona Molinari, l’Orchestra Instabile di Arezzo e la Kataklò Dance Theatre. Firmano il programma gli stessi Simone Cristicchi e don Luigi Verdi, insieme a Dario Quarta e Elena Di Dio di Tv2000.