L’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica (Aseri) compie 20 anni. E, per celebrare questo importante anniversario, martedì 15 novembre organizza la conferenza internazionale dal titolo: “Ten years of protecting peace: UNIFIL (2006-2016)” che si terrà a Milano dalle ore 9 nella sede di via San Vittore 18.
La conferenza, oltre al ventennale di Aseri, ricorda anche il decimo anniversario della Risoluzione 1701 adottata all’unanimità dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU l’11 agosto 2006. Con un obiettivo: fare un primo bilancio dei dieci anni di cooperazione tra la missione UNIFIL in Libano, coordinata dal nostro Paese, e le autorità, le Forze Armate e la popolazione libanese. Nello stesso tempo l’evento sarà l’occasione per avviare una riflessione sugli sviluppi della missione e le sfide che dovrà affrontare nei prossimi anni.
Interverranno il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, che ha guidato UNIFIL dal 2007 al 2010, e altri esponenti delle Forze Armate italiane che hanno preso parte alla missione: il generale Franco Federici, impegnato nel 2015 nella missione Unifil con base a Shama, e il colonnello Fabio Bendinelli, Deputy Director of Mission Support UNIFIL. Insieme a loro i professori Karim Makdisi, American University of Beirut, Aram Nerguizian, Center for Strategic & International Studies, Washington D.C e Marina Calculli, Research Fellow all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Introdurrà Vittorio Emanuele Parsi, direttore Aseri e docente di Relazioni internazionali nella facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica.
La Risoluzione 1701 prevedeva la sospensione delle ostilità tra Israele e le milizie sciite libanesi di Hezbollah, imponendo la cessazione di tutte le operazioni militari offensive israeliane sul suolo libanese e la fine di tutti gli attacchi sciiti. Di fatto poneva fine alla cosiddetta “guerra di luglio” o dei “33 giorni”, cominciata con l’invasione israeliana del Libano meridionale a seguito dell’uccisione e del rapimento da parte di Hezbollah di alcuni militari di Tshal. In questi dieci anni, il confine tra Libano e Israele, per molto tempo uno dei più “caldi” al mondo, è divenuto sicuro, consentendo alle popolazioni a cavallo della Linea Blu di riprendere una vita normale e allo Stato libanese di tornare a riaffermare la propria sovranità nel sud dopo molti decenni, di fatto consentendo la piena integrazione del Libano meridionale nel contesto nazionale. Il progressivo peggioramento delle condizioni di sicurezza in tutta la regione, che ha coinvolto i confini orientali del Libano e ha prodotto anche scontri armati nel Nord del Paese, mostra il lavoro decisivo svolto da UNIFIL nell’assicurare condizioni di pace e tranquillità alla popolazione civile.