Medici e ricercatori dell'Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS hanno scoperto che la muscolatura delle persone con sindrome di Down invecchia più velocemente: la scoperta potrebbe suggerire nuovi approcci preventivi e terapeutici per rallentare l’invecchiamento dei muscoli, nell’immediato futuro con programmi personalizzati di attività fisica e nutrizione, ma i risultati potrebbero anche stimolare nuove ricerche volte allo sviluppo di farmaci ‘anti-aging’ per i muscoli.
Lo rivela una ricerca coordinata dal dottor Emanuele Marzetti, dirigente medico UOC Ortopedia e Traumatologia del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e dal professor Graziano Onder, associato di Medicina Interna e Geriatria all’Università Cattolica e Direttore UOC Continuità Assistenziale del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCSS, dal professor Francesco Landi, associato di Medicina Interna e Geriatria all’Università Cattolica e direttore UOC Riabilitazione e Medicina Fisica del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCSS e dal professor Roberto Bernabei, ordinario di Medicina Interna e Geriatria all’Università Cattolica e Direttore Dipartimento Scienze dell’Invecchiamento e Neurologiche del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCSS, con il prezioso contributo di Hélio Jose Coelho-Junior, dottorando in Scienze Motorie presso l’Università Campinas di San Paolo del Brasile e visiting student presso l’Università Cattolica, e del dottor Emanuele Rocco Villani, specializzando in Geriatria presso l’Università Cattolica.
Pubblicato sulla rivista Experimental Gerontology, lo studio raccomanda sin da subito di intraprendere la valutazione della massa e della forza muscolari nei giovani con sindrome di Down, al fine di mettere in atto interventi (alimentari e di attività fisica) che hanno l’obiettivo di contrastare l’invecchiamento dei muscoli. In futuro potrebbero anche essere sviluppate delle vere e proprie terapie di contrasto all’invecchiamento muscolare.