Solo una buona comunicazione salverà il nostro futuro. È il messaggio che il climatologo Luca Mercalli ha lanciato nella sua lezione al master in Ideazione e produzione audiovisiva, cinematografica e per i media digitali (Ipm) dell'Università Cattolica. A tutti, infatti, interessa sapere come sarà il tempo nei prossimi giorni «ma abbiamo tutti i dati per sapere quali saranno i cambiamenti climatici dei prossimi anni» ha affermato Mercalli. «Eppure sembra interessare poco o niente: si butta tutto in termini di tifoseria, come se la termodinamica fosse di destra o di sinistra».
Bisogna far conoscere alle persone quanto grande sia il problema e che è necessario affrontarlo al più presto. Pena un futuro poco felice, soprattutto per le prossime generazioni.
Come essere efficaci comunicatori su un tema così complesso? Mercalli, che è anche direttore della rivista Nimbus e ha lavorato in numerosi programmi Rai tra cui “Che tempo che fa”, “Scala Mercalli” e “TgMontagne”, ha spiegato che «chi lavora in questo settore deve farsi capire, informare in maniera chiara e semplice, assicurandosi di fornire contenuti che siano veri e scientificamente provati».
Una sfida, quella a cui chiama Mercalli, che riguarda ogni singolo individuo, ma che «a causa di un “difetto” antropologico non viene affrontata. Gli uomini - conclude - non sono programmati per pensare nel lungo periodo. È loro più congeniale pensare giorno per giorno. Un difetto che sembra irrisolvibile. Ecco perché è ancora più necessaria una corretta informazione. Non elimineremo il problema, ma gli metteremo un argine».