Enzo Cucchi, pittore, scultore e tra i principali protagonisti dell’arte contemporanea italiana, sarà ospite dell’Università Cattolica. L’artista interverrà alla presentazione del volume Vita sconnessa di Enzo Cucchi (edizioni Quodlibet), di Carlos D’Ercole, in programma martedì 26 maggio, alle 18, nella Cripta Aula Magna dell’Ateneo. Dialogheranno con l’autore Francesco Tedeschi e Luciano Caramel, entrambi docenti di Storia dell’arte contemporanea all’Università Cattolica.
Artista poliedrico, Enzo Cucchi ha operato e opera con la pittura e la scultura, avendo come base un personale modo di usare il disegno in funzione evocativa e compositiva. Memorie del passato e della storia dell’arte si uniscono nei suoi lavori alla creazione di forme essenziali, di forte pregnanza simbolica (le figure della casa, del viandante, della barca, della natura...). I suoi lavori combinano tecniche diverse e lo hanno portato a esplorare le possibilità della pittura anche di grande formato, fino agli interventi parietali, come quello concordato con l’architetto Mario Botta per la chiesa sul Monte Tamaro.
L’incontro con Enzo Cucchi si inserisce in un ciclo che l’area di storia dell’arte del Dipartimento di Storia, archeologia e storia dell’arte ha promosso, in occasione delle manifestazioni avviate in città in concomitanza dell’Esposizione Universale. Dopo gli incontri con i curatori delle mostre Arte lombarda dai Visconti agli Sforza e Leonardo 1452-1919, che hanno avuto per oggetto i temi dell’organizzazione e della realizzazione delle stesse esposizioni, la possibilità di ospitare Enzo Cucchi in Università Cattolica nasce dall’occasione della pubblicazione del volume biografico di Carlos D’Ercole dal titolo Vita sconnessa di Enzo Cucchi, e dalla partecipazione dell’artista alla realizzazione della Mensa Ambrosiana voluta dalla Caritas per Expo 2015, curata da Davide Rampello e che vede il contributo di alcuni dei maggiori artisti contemporanei: Carlo Benvenuto, Maurizio Nannucci, Mimmo Paladino, Giuseppe Penone.
Il volume si compone di una serie di dialoghi attorno a Enzo Cucchi con artisti, galleristi, critici e amici dell’artista marchigiano, operante a Roma dagli anni Settanta, già esponente del gruppo della Transavanguardia.