In occasione dell’inaugurazione della nuova stagione del Teatro alla Scala martedì 25 novembre alle 18, nell’aula magna dell’Università Cattolica (largo Gemelli, 1 - Milano) il maestro Daniel Barenboim dialogherà con il professor Enrico Girardi per presentare il Fidelio di Ludwig van Beethoven.
Unica presentazione della Prima, l’evento è curato dalla professoressa Paola Fandella e promosso in collaborazione con il Teatro alla Scala di Milano. La serata è inserita nel cartellone della “Prima diffusa”, apre il palinsesto "Fidelio in città"del Comune di Milano e rientra nelle iniziative per gli studenti delle università milanesi "Universiday".
L’opera, che inaugurerà il 7 dicembre la stagione scaligera, sarà diretta dal maestro Barenboim e rappresenta la sua ultima apertura come direttore musicale. Anche se, come ha affermato proprio in questi giorni, non sarà un addio ma un arrivederci.
Quella del Fidelio è una nuova produzione Teatro alla Scala. L’opera, come recita la presentazione del Teatro milanese, è un «inno al matrimonio, un po’ sospetto da parte di uno scapolo. Ma per Beethoven l’idealizzazione della donna-sposa era sentita e sincera. E da sempre l’unicum operistico con protagonista una moglie coraggiosa entusiasma il pubblico».
«Fidelio – prosegue la presentazione della Scala - è un titolo etico, legato agli ideali di libertà dell’illuminismo francese. Nobili e plebei vi sono uniti nella comune sete di giustizia contro le angherie del potere. Per una volta che la fida consorte di un desaparecido vince la sua battaglia contro un infido tiranno, la gioia collettiva è davvero “senza nome”, come si canta in scena. Soprattutto perché l’ “arrivano i nostri” finale è raccontato dal trionfale sinfonismo del musicista per definizione. Beethoven fa veramente crollare il mondo, concludendo quest’opera, che inizia come una deliziosa commediola, ma scala e supera tutte le vette dell’arte drammatico-musicale».
L’opera di Beethoven sarà diretta dal maestro Daniel Barenboim con la regia di Deborah Warner e come interpreti Peter Mattei (Don Fernando), Falk Struckmann (Don Pizarro), Klaus Florian Vogt (Florestan), Anja Kampe (Leonore), Kwangchul Youn (Rocco), Mojca Erdmann (Marzelline), Florian Hoffmann (Jaquino).
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