di Mariagrazia Fiore *
Sono cresciuta, sono più autonoma e indipendente, sono piena di amici, ho imparato una lingua straniera. E mi sento più ricca dentro sotto ogni punto di vista. Se a questi regali di un'esperienza universitaria all'estero unite la meta che ho avuto la fortuna di conquistarmi, il gioco è fatto. Portorico è un incanto e la sua gente lo è ancor di più. Ci sono posti magici, dove divertirsi, è inutile negarlo, è molto facile. Ma anche l'Università è ottima e i professori sono molto disponibili e gentili, soprattutto con gli studenti stranieri. Docenti e studenti portoricani sono molto incuriositi dall'incontro con persone che vengono da tanto lontano per frequentano per un periodo la loro università.
Le mie giornate trascorrevano nel massimo della serenità, pur frequentando quattro corsi a semestre, per un totale di otto esami sostenuti: la mattina a lezione, ciascuna della durata di un'ora e 20 minuti. Poi pranzo nella residenza. Al pomeriggio, altre lezioni, ma anche tanto tempo libero a disposizione per socializzare. Un esercizio che a Portorico è particolarmente facile, perché la gente è molto aperta e davvero meravigliosa. La residenza studentesca è un già un ottimo posto per fare amicizie: ci sono stranieri e gente locale e a qualsiasi ora del giorno e della notte si trovano persone con cui parlare, divertirsi e stare sempre in compagnia. Nella mia c'erano spagnoli, francesi, americani, messicani, haitiani, indiani e molti altri, insieme ovviamente all'allegria dei portoricani, che sono sempre attenti e disponibili a conoscere le nuove persone e a condurle per l'isola a fare gite e a mostrare con orgoglio le loro meraviglie.
I fine settimana erano dedicati spesso all'avventura e alla visita dell'isola incantata. Ho visto posti unici: le isole Culebra e Vieques, con il loro mare cristallino e la spiaggia bianca, dove abbiamo passato giorni in campeggio e a dormire sulla spiaggia. E poi i vari fiumi congelati ma meravigliosi, pieni di verde; tanta natura e le liane da cui lanciarsi; cascate stupende, la foresta del Yunque e soprattutto il posto magico per eccellenza: la bahía bioluminescente. Sono piccole baie che hanno nell'acqua dei microorganismi che toccando l'acqua la rendono luminescente: un vero spettacolo che, insieme al cielo pieno di stelle, rendono la notte una meraviglia della natura. Abbiamo avuto il permesso di fare anche il bagno e uscendo dall'acqua questi piccoli organismi facevano sul viso e sul corpo un incredibile effetto, con puntini luminescenti ovunque. Una serata incredibile. Come tornare a provare lo stupore sincero, spontaneo e puro che avevi solo quand'eri bambino. Un'emozione indimenticabile da questo Exchange Network sull'isola dell'incanto. Con l'idea di preparare la valigia per una nuova esperienza.
* 21 anni, terzo anno di Scienze linguistiche e letterature straniere, curriculum esperto linguistico per il management e il turismo, sede di Milano