L’Università Cattolica ha investito un milione di euro in progetti di ricerca su due tematiche di grande valore scientifico e di forte rilevanza sociale: Allungamento della vita come opportunità, con cinque progetti in altrettante aree scientifiche; e Tempo di crisi: analisi delle cause e prospettive di soluzione con un progetto strettamente economico e un secondo interdisciplinare sulle cause culturali e sociali della crisi. Confermandosi tra le università italiane che destinano maggiormente proprie risorse autonome.
- Cinque progetti sui nuovi anziani
Una rivoluzione con conseguenze enormi, e non solo sul sistema pensionistico. L’allungamento della vita si rivela anche un’opportunità. Al tema dell’active ageing l’Università Cattolica dedica cinque ricerche d’ateneo in altrettanti ambiti scientifici che coinvolgono ricercatori di quattro campus.
>> Leggi - La Cattolica studia la crisi
Due progetti finanziati dall’ateneo analizzano l’oggetto di ricerca da due prospettive diverse: una economica, l’altra socio-culturale, con un gruppo interdisciplinare di sociologi, economisti, filosofi e storici
>> Leggi
GLI INVESTIMENTI IN RICERCA
L’Università Cattolica nel 2012 ha investito in attività di ricerca più di 27 milioni di euro e si colloca tra ai primi posti a livello nazionale tra le università che destinano autonomamente proprie risorse. Un impegno profuso nei cinque campus nazionali di un ateneo che dispone di 49 istituti, 24 dipartimenti, 79 centri di ricerca, 5 centri d’ateneo, 6 spin off e molti laboratori in prima linea sulle frontiere della scienza.
Dei 27 milioni di euro investiti la maggior parte è composta da contratti, convenzioni e accordi di programma con committenza esterna. I principali finanziatori sono rappresentati dai soggetti privati (imprese, enti, fondazioni, associazioni), che coprono quasi il 50% del finanziamento totale alla ricerca. Seguono, con percentuali minori, enti di ricerca e altre amministrazioni pubbliche, l’Unione europea e altri organismi pubblici internazionali, il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur); gli Enti pubblici territoriali (Regioni, Provincie e Comuni). La percentuale di autofinanziamento con fondi propri, pari al 16% del totale, rappresenta una delle cifre più consistenti investite nel sistema universitario italiano. [ Si veda il grafico in alto (fonte: Direzione ricerca e progetti scientifici Ucsc)]