Martedì 18 novembre è stata resa nota la classifica 2020 degli “Highly Cited Researchers”: l’elenco dei maggiori ricercatori a livello globale nell’ambito delle discipline scientifiche, elaborato sulla base degli studi presentati nel periodo compreso tra gennaio 2009 e dicembre 2019. La lista, redatta annualmente a partire dal 2001, ha il compito di identificare ricercatori e scienziati sociali che hanno dimostrato un'influenza significativa, riflessa attraverso la pubblicazione di numerosi articoli citati frequentemente dai loro colleghi durante l'ultimo decennio.
Solo sei gli italiani nella prestigiosa classifica, tra questi anche due docenti della Cattolica: Marco Squassina, ordinario alla facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali di Brescia e Luca Richeldi, ordinario alla facoltà di Medicina e chirurgia del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma. Ma quali ricerche sono valse la prestigiosa menzione e di cosa trattano?
Per quanto riguarda Squassina: «Negli ultimi dieci anni mi sono occupato principalmente dello studio di alcune equazioni dette “nonlocali”, sia dal punto di vista dell’esistenza delle soluzioni sia dal punto di vista della loro regolarità e delle proprietà qualitative. Un’equazione è detta “nonlocale” quando per verificare la sua validità in un punto occorre conoscere i valori della soluzione anche “lontani” da quel punto. Questa linea di ricerca negli ultimi anni è stata oggetto di grande interesse nella comunità scientifica internazionale».
Mentre Richeldi evidenzia: «Il riconoscimento è particolarmente gratificante in quanto le pubblicazioni riguardano un gruppo di malattie respiratorie, le fibrosi polmonari, considerate rare e non trattabili fino a pochi anni or sono e per le quali oggi sono disponibili farmaci sicuri ed efficaci, il cui sviluppo è oggetto delle principali pubblicazioni citate».
Si tratta di studi che entrano nel primo 1% per citazioni nel proprio settore disciplinare, eleggendo di fatto i loro autori nell’élite della scienza mondiale. Ma qual è, concretamente, l’impatto della sua ricerca nel contesto nazionale ed internazionale del settore?
«Le attività di ricerca clinica in pochi anni possono avere importanti ricadute positive sui nostri pazienti» evidenzia Richeldi; mentre Squassina rivela come «le applicazioni delle equazioni nonlocali nel contesto quotidiano sono svariate, nell’ambito generale, della fisica matematica, in biologia e in medicina. Molta tecnologia che popola la nostra quotidianità contiene implicitamente la matematica delle equazioni locali e nonlocali» spiega Squassina.