Si è svolto venerdì 11 aprile, presso l’Hotel Stanhope di Bruxelles, l’evento lancio di presentazione della Strategic Research Agenda (SRA) coordinato dalla Joint Programming Initiative “More Years, Better Lives - potenzialità e sfide del cambiamento demografico (JPI MYBL)”. Vista l’importanza che l’argomento ricopre a livello europeo e mondiale, tredici paesi europei più il Canada hanno ritenuto di strategica importanza unire le proprie forze al fine di coordinare meglio i programmi nazionali e europei in tema di cambiamento demografico.
Il lancio della SRA può essere considerato una pietra miliare per la promozione della ricerca in tema di cambiamento demografico e costituirà inoltre il primo passo verso l’implementazione di iniziative comuni e di allineamento dei programmi nazionali di ricerca. L’evento ha avuto lo scopo di presentare a un pubblico di rappresentanti delle istituzioni comunitarie, l’agenda di ricerca strategica (SRA). Questa stabilisce le priorità per la ricerca e il policy making in quattro aree prioritarie di impatto demografico sulla società: Qualità della vita e salute, Produzione economica e sociale, Governance e istituzioni, e Sostenibilità del Welfare nell’Unione Europea.
Alcuni rappresentanti di alto livello dello Steering Board (Troika), dello Scientific Advisory Board (SAB) e del Societal Advisory Board (SOAB) della JPI-MYBL e rappresentanti di organismi europei (tra cui il professor Fulvio Esposito) introdurranno le priorità chiave elaborate del gruppo di lavoro in materia di politiche della ricerca in ambito di cambiamento demografico e identificate come futuro obiettivo a livello di politica europea e nazionale per la ricerca.
L’Italia, che svolge attualmente il ruolo di chair, sottolinea l’impegno a livello ministeriale attraverso il ruolo attivo del ministero della Salute e del ministero per la Ricerca e l’università. In questo coordinamento a livello italiano non manca il ruolo chiave dell’università che esprime come attore chiave una delle sue eccellenze, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha di recente rilanciato la sua sede a Bruxelles.
Il professor Paolo M. Rossini, neurologo di fama internazionale, direttore dell'Istituto di Neurologia dell’Università Cattolica e Chair della JPI, sottolinea l’importanza della riunione a Bruxelles: «Per la prima volta l’Europa s’impegna a calare nei programmi nazionali di molti stati membri una approccio congiunto verso una ricerca di eccellenza e una ricerca nuova che intende affrontare la costellazione di tematiche legate ai cambiamenti demografici da una varietà di angolazioni - con relative competenze scientifiche - che includono la salute, il welfare, l’urbanizzazione, la mobilità, le scienze sociali, il lavoro e la produzione, l’educazione continua. L’Italia - attraverso i Ministeri dell’Università e Ricerca e della Salute - è presente sin dall’inizio di questa avventura e si trova ora in posizione di avanguardia per partecipare a pieno titolo a un passo veramente epocale nella storia della scienza e della ricerca continentale e mondiale».