Una buona idea per un buon motivo. Introduce così il professor Antonio Chizzoniti l’evento finale del primo Etichal Business Game organizzato nel campus piacentino dell’Università Cattolica.
Anche il marketing può aiutare la solidarietà a crescere, e lo hanno dimostrato gli otto gruppi di studenti di Food marketing e strategie commerciali (50 in tutto) che si sono sfidati a colpi di idee per lo sviluppo dell’Emporio solidale di Piacenza. I ragazzi sono stati stimolati a elaborare progetti per migliorare l’organizzazione e la comunicazione dell’Emporio (Challenge #1: il Retail Marketing dell’Emporio) e per sviluppare un’azione efficace di attrazione di fondi e personale (Challenge #2: Fund & People Raising).
La challenge #1 se l’è aggiudicata il gruppo I Solidali composto da Elisa Audagnotto, Chiara Raffaeli, Giulia Bernasconi, Marco Fiorentini, Talita Galdo e Andrea Rigosa.
«Da una piccola analisi sul territorio sono emerse le leve su cui lavorare per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla challenge: migliorare le rotture di stock ed ottimizzare l'assortimento dei prodotti alimentari. Abbiamo lavorato su informazione, comunicazione, coinvolgimento e sensibilizzazione e sviluppato una duplice strategia rivolta alle aziende e ai cittadini, due soggetti molto importanti per la comunità dell’Emporio». Per il target aziende gli studenti hanno proposto due iniziative, "Adotta uno scaffale" e "Socio dell'Emporio", con l'obiettivo di creare un rapporto sinergico e di Win-Win con l'Emporio. «Per i cittadini abbiamo lavorato su due fronti: la comunicazione online e la comunicazione offline, utilizzando il digitale per informare e sensibilizzare i donatori e organizzando eventi per coinvolgere i cittadini, con un’attenzione particolare per le scuole del territorio piacentino».
“Che cosa possiamo fare noi per l’Emporio Solidale?” è stata la domanda che ha accompagnato lo sviluppo del progetto della squadra di Riccardo Cammoranesi, Paola Blundo, Cristian Fiore, Maria Rosa Lombardini, Jessica Stefli, Simona Mastrolorito e Nicolò Tanzi, che si è aggiudicata la seconda Challenge: «Il nostro progetto ha lo scopo di migliorare il network relazionale di Emporio Solidale e rendere le persone consapevoli della presenza di questa realtà attraverso l’implementazione di attività di people raising e fundraising». “Resto Sospeso”, “Loyalty Program” e il “percorso solidale” apriranno le porte a nuovi punti di contatto con persone, aziende ed enti locali per creare sinergie tra diversi cluster. «Abbiamo poi deciso di mettere il marketing al servizio della comunità coinvolgendo due influencer piacentini con circa 50 mila follower». Un progetto completo che non si fa mancare nulla: per sensibilizzare il pubblico c’è anche uno spot con le testimonianze di chi vive in prima linea l’Emporio.
«L’Emporio solidale dà una risposta straordinaria alle nuove povertà cresciute con l’emergenza Covid» ha ricordato il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, che ha ringraziato i ragazzi per il lavoro svolto «dimostrate che la solidarietà non si ferma mai. Ci state regalando il vostro entusiasmo e le vostre risorse, siete un gande esempio, il nostro futuro: avete vinto tutti». Anche il marketing può aiutare la solidarietà a crescere.
«Ci avete offerto - ha commentato Mario Idda presidente di Emporio solidale e Responsabile della Caritas Diocesana - un esempio di maturità, donare è dono sia per chi lo riceve che per chi lo produce. Cercheremo di mettere in campo al meglio le proposte scaturite dai progetti».