di Emanuele Messina*
Lo scorso 23 novembre i giovani del Collegio Nuovo Joanneum del campus di Roma hanno incontrato S.E. Monsignor Claudio Giuliodori, Assistente ecclesiastico generale dell'Università Cattolica. L’incontro, tenutosi in modalità online sulla piattaforma “Zoom”, ha costituito il momento di apertura di una serie di proposte dirette ai collegiali, volte a incentivare spunti di riflessione su temi di attualità e da inserire all’interno del panorama accademico. Il titolo dell’iniziativa, che vedrà la partecipazione di diverse figure significative e di riferimento per la nostra Università, è “Intervista a…” e mira allo scopo di fortificare sempre di più l’inscindibile legame sussistente tra la collegialità e il nostro Ateneo.
Tra i temi trattati durante l’incontro: le relazioni e la loro importanza in un mondo soggetto a rapidi cambiamenti, il ruolo fondamentale dei giovani in un futuro più che mai incerto, la famiglia come nucleo fondante di solidarietà e condivisione.
Monsignor Giuliodori, al quale va il nostro riconoscimento per la disponibilità mostrata, ha voluto condividere con i giovani la propria esperienza di vita, evidenziandone le tappe fondamentali.
Ed è proprio sull’importanza dei giovani che sin da subito Sua Eccellenza ha voluto porre l’accento, giovani con i quali si è trovato spesso a lavorare, dall’Azione Cattolica alla “Giornata Mondiale della Gioventù”, di cui è stato uno dei pionieri, dall’Agorà dei Giovani all’attività di assistenza in parrocchia dei primi anni. Senza dimenticare il fondamentale passaggio dell’insegnamento, che gli ha permesso di entrare in contatto con una realtà che lo ha molto segnato. Tra le esperienze più toccanti riferite di certo va annoverato il rapporto con i disabili, iniziato sin da giovanissimo con la partecipazione ai campi scuola e alle giornate di solidarietà e condivisione: vere e proprie opportunità da cui ha imparato a percepire la vita come un dono divino da apprezzare il più possibile, spendendosi a servizio degli altri.
Altra tappa fondamentale è stata lo studio del tema della famiglia, poi continuato con l’insegnamento di “teologia pastorale del matrimonio e della famiglia” presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II. La famiglia intesa come una comunità di persone che decidono liberamente di condividere la propria vita, di camminare insieme, intesa come una realtà dove l’amore e il supporto reciproco la fanno da padrone, dove lo stare con gli altri, il generare la vita e l’educare vengono vissuti con gioia e pienezza.
Una vita intensa, quella di Sua Eccellenza, ricca di sfaccettature, anche insospettabili, come la sua passione per lo sport. Una vita pregna di momenti importanti, incentrata sull’attenzione all’altro, e sul tema delle dinamiche relazionali, vissute e curate dal Monsignore nei più svariati ambiti, tra cui persino il campo da calcio. Amante del calcio infatti ha praticato questo sport sin da giovanissimo, raggiungendo livelli non indifferenti che lo hanno portato a gareggiare in serie C2, ma sempre con spirito di squadra e con l’idea nobilissima di competizione intesa quale strumento di sfida per il superamento dei propri limiti nel più totale rispetto dell’altro.
L’incontro con Monsignor Giuliodori, il cui scopo era quello di far riflettere i collegiali attraverso la conoscenza e il confronto con una figura singolare in ambito religioso e accademico, è riuscito pienamente nel suo intento, in quanto, tramite l’ascolto di un esempio di vita vissuta a pieno, di un’esistenza fondata sullo stretto rapporto con gli altri e ancorata ai valori di solidarietà e condivisione, ha incuriosito talmente i ragazzi, da ispirare un susseguirsi di domande. Acquisire consapevolezze è forse una delle vie maestre per affrontare il prossimo futuro pieno di incertezze. A partire dalla consapevolezza dell’assurdità di sprecare la propria vita, dell’importanza di scegliere chi essere, di non subire passivamente gli eventi, di poter essere una risorsa per coloro che si incontrano lungo la via, della certezza che non si vive solo per se stessi.
In un clima amichevole e informale, Sua Eccellenza ha cercato di soddisfare tutte le curiosità che in maniera incalzante gli venivano chieste dai ragazzi, affascinati da una figura che forse immaginavano più distante dalle problematiche della vita concreta e reale. Quale gioia scoprire invece che la vita di un uomo di fede può nascondere una pienezza inimmaginabile se non ci si limita all’apparenza, se si ascolta, se si conosce.
L’incontro si è concluso con una riflessione di Monsignor Giuliodori sul periodo difficile e delicato in cui ci ritroviamo a vivere. Un invito a prestare attenzione alle relazioni, relazioni che spesso diamo per scontate ma che invece bisogna salvaguardare sempre, oggi più che mai.
In un periodo delicato e pieno di contraddizioni come questo è necessario dare il nostro supporto alle persone che ci circondano, soprattutto a quelle che si stanno ritrovando a vivere una situazione drammatica, perché sappiano di non essere sole e di poter contare sul sostegno e la solidarietà altrui. Bisogna cercare di essere presenti in questo periodo di cambiamenti, facendo tesoro dell’esperienza con gli altri, che non va vissuta in maniera piatta e indifferente ma come fonte infinita di stimoli, un’occasione di crescita personale e spirituale.
* studente del secondo anno del corso di laurea in Medicina e Chirurgia