«Ricordiamo con commossa riconoscenza l’elevato contributo spirituale, scientifico ed educativo di cui fece dono anche all’Ateneo dei cattolici italiani, dapprima come Assistente Spirituale della Facoltà di Medicina e Chirurgia, indi come Professore Ordinario di Bioetica e, per oltre un ventennio, nei ruoli di Direttore del Centro di Bioetica e del Centro per la Cooperazione Internazionale. Tra i maggiori bioeticisti di livello internazionale, sino alla fine dei Suoi giorni Egli è rimasto vicino alla nostra comunità universitaria offrendole un luminoso esempio di amore per la vita umana, della cui dignità e tutela è sempre stato uno strenuo, appassionato e raffinato promotore». Con queste parole il rettore Franco Anelli ricorda il cardinale Elio Sgreccia, padre della bioetica cattolica italiana, morto il 5 giugno a Roma, nella sua abitazione, alla vigilia del suo novantunesimo compleanno.
Sacerdote dal 1952, dopo gli studi teologici ha conseguito la laurea in Lettere e Filosofia all'Università di Bologna nel 1963.
Dal 1974 assistente spirituale della Facoltà di Medicina e chirurgia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, nel 1984 è stato incaricato per l'insegnamento della Bioetica nella Facoltà di Medicina e chirurgia e fino al 1 novembre 2000 è stato anche direttore dell'Istituto di Bioetica presso la stessa Facoltà. Dal 1985 al 2006 è stato Direttore del Centro di Bioetica e dal 1998 al 2005 è stato Direttore del Centro per la Cooperazione Internazionale dell’Università Cattolica.
Fondatore e direttore della rivista di Bioetica “Medicina e Morale”, oltre al Manuale di Bioetica, in due volumi, tradotto in diverse lingue, ha inoltre pubblicato numerosi lavori su riviste italiane e straniere.
Il 6 gennaio 1993 è stato ordinato Vescovo di Zama Minore per le mani del Santo Padre Giovanni Paolo II. Il 1 giugno 1994 è stato nominato Vice presidente della Pontificia Accademia per la Vita. Durante il Concistoro del 20 e 21 novembre 2010 ha ricevuto la Nomina Cardinalizia.
Dal 2005 al 2008 è stato presidente della Pontificia Accademia per la Vita, dalla quale si è dimesso per raggiunti limiti di età e di cui era attualmente Presidente emerito.
«È stato il fondatore della bioetica personalista agli inizi degli anni ’80 ed ha dato il via ad uno dei primi Istituti Universitari dedicato allo studio e alla ricerca nel campo della bioetica» afferma il professor Antonio Spagnolo, direttore dell'Istituto di Bioetica e Medical Humanities, della Facoltà di Medicina e chirurgia. «Oggi ci sentiamo tutti un po’ orfani e l’Istituto di Bioetica e Medical Humanities dell’Università Cattolica del Sacro Cuore piange la morte del suo maestro e fondatore».