Cosa unisce il cinema, la televisione e la musica pop? Cosa lega Adriano Celentano a Federico Fellini? La canzone dei mitici anni ’60 e ‘70. Che fa la sua comparsa nei film e negli sceneggiati.
Un legame che sarà sviscerato dalla giornata di studi internazionale sulle culture mediali della modernità dal titolo “To Each Their Own Pop: A ciascuno il suo pop. Musica, cinema e televisione in Europa nell'età dei movimenti giovanili (1960-1979)”. In programma lunedì 23 ottobre dalle 9.30 alle 18.30 nell'Aula 010 della sede di via Nirone 15 e promossa dal Dipartimento di Scienze della comunicazione e dello spettacolo, avrà un focus dedicato ai “mitici” anni Sessanta e Settanta, un ventennio cruciale per la popular culture della contemporaneità e scoppiettante per la sua carica di creatività.
Un viaggio tra Musicarelli - i film musicali in voga nelle sale popolari e di seconda visione -, i varietà storici del piccolo schermo, come Canzonissima e Milleluci, per citarne alcune, e le voci più famose di quel periodo, da Caterina Caselli a Mina e Raffaella Carrà. I relatori, provenienti da Italia, Francia, Spagna, Inghilterra, faranno il punto sulle relazioni industriali tra i diversi settori della produzione mediale nazionale e internazionale di quegli anni, e ricostruiranno il contributo e il mestiere di autori e tecnici, che hanno lavorato tra i diversi settori in prospettiva intermediale.
Su queste basi, si potranno rinnovare lo studio e l’analisi della produzione audiovisiva dell’epoca, ricostruendo la mappa dei generi e dei percorsi autoriali fino ad arrivare a riconoscere la configurazione di stili che marcano quegli anni. Che hanno lasciato un’importante eredità sui decenni a seguire e sul nostro stesso modo di capire e consumare il prodotto culturale.
Partecipano, tra gli altri, Fausto Colombo, direttore del Dipartimento di Scienze della comunicazione e dello spettacolo dell’Università Cattolica, Massimo Locatelli, docente di Filmologia nel campus di Brescia dell’Ateneo, Elena Mosconi, Università degli Studi di Pavia, Miguel Mera, City University of London, Teresa Fraile, Universidad de Extremadura, e Julien Olivier, Université Paris-Sorbonne.