Anche quest’anno - dal 23 al 30 aprile - gli studenti e le studentesse dei collegi milanesi e romani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore hanno partecipato al pellegrinaggio in Terra Santa, organizzato dal Centro Pastorale e sostenuto dall’Istituto Toniolo. Il gruppo, di 41 studenti, è stato guidato da don Daniel Balditarra - assistente pastorale del collegio Augustinianum - prima alla riflessione e alla preghiera, con una serie di incontri di preparazione al viaggio, e poi alla scoperta dei luoghi santi del Cristianesimo.
Da Betlemme, il luogo della Nascita, a Nazareth, dove Gesù visse per trent’anni la propria vita “nascosta” agli occhi del mondo; dal Monte Tabor e dal Lago di Tiberiade, i luoghi della vita pubblica e dei primi miracoli, fino a Gerusalemme, il luogo della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo. Con un occhio di riguardo anche su come la Terra Santa è oggi, divisa tra Israele e Palestina – e da un conflitto forse insanabile.
Il pellegrinaggio è stato vissuto all’insegna dell’interiorizzazione dell’esperienza evangelica: oltre a toccare e vedere ciò che Gesù e i suoi Apostoli toccarono e videro, ci sono stati anche diversi momenti di silenzio, alcuni tra i più significativi sul Lago di Tiberiade e nell’Orto degli ulivi, che hanno permesso ai pellegrini di fermarsi a riflettere, a meditare, a pregare.
Ma accanto al recupero del senso religioso, il viaggio è servito anche per stringere nuove e belle amicizie tra i collegiali e le collegiali delle sedi milanesi e romane: pellegrini sì, ma non certo monaci eremiti! Del resto, non lo ha detto anche Papa Francesco, ricordando le nozze di Cana, che senza vino non c’è festa?
Chiunque abbia “avuto la grazia” di vivere il pellegrinaggio in Terra Santa, consiglia di farlo (e di rifarlo): da quella Terra si ritorna arricchiti, in spirito e in amicizia. È da lì che è venuto l’Uomo che ha “spaccato la Storia”: ed è un bene per noi, almeno una volta nella nostra vita, tornarci.