La ricerca al servizio dell'uomo. Si è tenuto in Cattolica il kick off meeting di Ecosyn, il progetto europeo biennale il cui obiettivo è produrre molecole non tossiche, i sinergizzanti, capaci di aumentare l'efficacia degli insetticidi, redendoli così meno nocivi. «L'idea è quella di sviluppare nuove molecole sinergizzanti da impiegare sia contro gli insetti dannosi all'agricoltura sia contro quelli dannosi in ambiente urbano/domestico, come mosche e zanzare, consentendo una riduzione del quantitativo di insetticidi impiegati, con effetti benefici sulla salute dei consumatori e sull'ambiente, a partire, per esempio, da minori problemi per le api e altri insetti non dannosi», sottolinea Emanuele Mazzoni, docente dell'Istituto di Entomologia e Patologia vegetale e coordinatore del progetto per la facoltà di Agraria della Cattolica.
Le specie dannose di insetti provocano perdite significative alle produzioni agricole e possono essere responsabili della trasmissione di numerose malattie sia alle piante che agli animali. Gli insetticidi sono stati a lungo impiegati per combattere questi organismi e rimangono essenziali per garantire un rifornimento adeguato di cibo e per limitare la diffusione di molte malattie. Purtroppo l'uso talvolta indiscriminato di insetticidi ha prodotto effetti indesiderati quali un preoccupante incremento dei livelli di contaminazione ambientale e un pericoloso aumento dei casi di resistenza a queste sostanze da parte degli insetti.
Una delle strade percorribili per ridurre questi effetti è appunto quella di utilizzare dei "sinergizzanti". Si tratta di molecole non tossiche che, quando abbinate a un insetticida, ne aumentano enormemente l'efficacia perché inibiscono quei processi metabolici che negli insetti portano alla detossificazione degli insetticidi. Lo scopo del progetto è quello di produrre nuovi sinergizzanti ancora più ecocompatibili. Da qui l'acronimo del progetto: Ecosyn, cioè sinergizzanti ecocompatibili.
Al progetto, finanziato dall'Unione Europea, partecipano piccole e medie imprese di Italia (Endura Spa di Bologna), Regno Unito (Dewar Crop Protection Ltd e AGChemAccess Ltd), Ungheria (Babolna Bio Ltd), Turchia (Ankara Ileri Teknol YatirimlariI Anonim Sirketi). A queste imprese è affiancata l'attività di ricerca fornita, oltre che dall'Università Cattolica del Sacro Cuore con lo staff del professor Emanuele Mazzoni e dei suoi collaboratori dell'Istituto di Entomologia e Patologia vegetale, dal centro di ricerche di Rothamsted in Inghilterra e dall'Istituto nazionale Cecoslovacco di apicoltura.