Più di 700 ricercatori impegnati in 35 Istituti, oltre 1500 lavori scientifici pubblicati ogni anno sulle migliori riviste internazionali, 46 ricercatori nella classifica dei 300 “Top Italian Scientists”. Queste sono solo alcune delle cifre che contraddistinguono la facoltà di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli” dell’Università Cattolica, giunta al suo cinquantesimo anno di vita: una ricorrenza importante, sottolineata in modo originale e costruttivo con la prima Giornata per la Ricerca, intitolata “Una vita per la Ricerca, la Ricerca per la vita”. L’evento si è svolto, dopo la visita del Papa, presso l’Auditorium della facoltà.
La Giornata per la Ricerca è stata aperta dal cardinale Angelo Scola, presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, insieme al professor Franco Anelli, prorettore vicario dell’Università Cattolica, e al professor Rocco Bellantone, preside della facoltà di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli”. Le sessioni della giornata hanno accolto numerosi relatori, sotto la presidenza autorevole di Enrico Garaci, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, e di Luigi Nicolais, presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
«In occasione dei 50 anni della nostra facoltà - ha affermato il preside di Medicina Bellantone - abbiamo istituito la Giornata per la Ricerca con l’obiettivo primario di far conoscere ai cittadini e in particolare al mondo cattolico, seppure in chiave divulgativa, le attività di ricerca svolte nei nostri Istituti e le loro applicazioni cliniche nei reparti del Policlinico Gemelli. La nostra attività di ricerca - continua il professor Bellantone - è da sempre improntata al rispetto della persona, in tutti i suoi aspetti, secondo gli insegnamenti della Chiesa, con la forte consapevolezza che i cattolici possono contribuire in modo determinante al progresso della Scienza. Un forte sentimento religioso, infatti, è una guida essenziale in un mondo in cui le scoperte scientifiche si succedono con una velocità che impedisce, talvolta, una riflessione ponderata e questo si avverte soprattutto quando si riscontrano implicazioni connesse all’essenza più profonda della nostra vita».
La Giornata ha abbracciato i settori fondamentali della ricerca in medicina, toccando tutte le aree cliniche dalla nascita al fine vita: “Dal concepimento alla nascita”; “Sviluppo infantile, Pubertà e Adolescenza”; “Le grandi malattie dell’adulto”; “Senescenza e fine vita”. Ed è stata l’occasione per tracciare le “Prospettive future” della ricerca in facoltà, proposte da Bruno Antonio Giardina, delegato del Rettore al coordinamento e alla promozione della ricerca scientifica dell’Università Cattolica.
Nell’ambito della manifestazione ha avuto luogo la cerimonia di consegna della prima edizione del Premio Giovanni Paolo II, che quest’anno è stato attribuito a “Telethon” per il suo impegno nella lotta alle malattie genetiche ed è stato ritirato dal presidente Luca Cordero di Montezemolo.