Prevenire e ridurre il rischio terrorismo a Milano attraverso una mappa delle zone a rischio. È questo l’obiettivo del progetto Smart Ciber che sarà presentato martedì 27 novembre (aula Pio XI, ore 9.30) in Cattolica durante il convegno “System of maps assessing risk of terrorism against critical infrastructures in big events rallies” che, per l’occasione, riunirà esperti internazionali e attori chiave nella gestione della sicurezza cittadina che si confronteranno sui risultati conseguiti fino ad ora all’interno del progetto.
Cofinanziato dall’Unione Europea dal programma Cips (Prevenzione, preparazione e gestione delle conseguenze in materia di terrorismo), Smart Ciber ha come obiettivo la prevenzione e la riduzione dei rischi connessi al terrorismo nelle aree metropolitane con un’attenzione specifica rivolta alle infrastrutture critiche e ai grandi eventi. In particolare, si intende sviluppare un modello basato sull’uso di una rete di software per arrivare ad una mappa integrata del rischio focalizzata sull’incrocio di diversi indicatori.
Il Comune di Milano è affiancato da quattro partners nazionali ed internazionali: Università Cattolica del Sacro Cuore, il Comune di Varna, il Comune di Budapest e la città di Rotterdam. Inoltre, come partners associati, partecipano al progetto Regione Lombardia, A2A, Atm, Amsa, Ferrovie Nord, Ferrovie dello Stato, Sea, Mm, Unicri. Il coordinatore scientifico del progetto è il docente della Cattolica Marco Lombardi.
L’obiettivo del sistema è la geolocalizzazione di luoghi, strutture e aree che riportano criticità relative alla sicurezza e quindi risultano essere maggiormente vulnerabili. La mappa, aggiornata in modo dinamico e operativo, indicherà i livelli di rischio al fine di indirizzare gli interventi di una molteplicità di soggetti, dalle forze dell’ordine alle infrastrutture critiche. La condivisione delle informazioni avverrà all’interno di una rete intranet per garantire la sicurezza del flusso informativo.
Il fine ultimo del progetto è assicurare al cittadino una sicurezza intesa sia come security che come safety, nonché promuovere la collaborazione tra enti ed istituzioni in vista di eventi che prevedono un’elevata criticità gestionale quali Expo 2015.