Politica come professione o politica per passione? Ne parlano in aula Lazzati due laureati in Scienze politiche all’Università Cattolica. Faccia a faccia i deputati del Pd Lorenzo Guerini e di Area Popolare Maurizio Lupi, che raccontano la loro storia da studenti dell’Ateneo a politici eletti in Parlamento. Nel ruolo di coordinatore il giornalista di Avvenire Enrico Lenzi.

Dopo i saluti del prorettore vicario Antonella Sciarrone Alibrandi, il preside di Scienze politiche e sociali Guido Merzoni introduce e chiarisce il significato dell’incontro, «un’occasione per gli studenti della facoltà di incontrare delle persone che hanno scelto la responsabilità politica». Non sempre, infatti, questa scelta è una conseguenza diretta degli studi di politica; spesso i neolaureati preferiscono seguire altre strade. Secondo l’onorevole Lupi, la ragione riposa nella responsabilità della politica stessa che dovrebbe essere in grado di fornire ai giovani modelli positivi che possano incentivare la voglia di affacciarsi all’impegno politico. Ma non sempre questo avviene. 

Nel dialogo moderato da Lenzi, appare chiaro che, sebbene la “responsabilità politica” dei due parlamentari abbia colori di partito molto diversi, li accomunano le esperienze vissute come studenti e la loro posizione sull’idea di “politica come carriera”.

Lorenzo Guerini ha raccontato le origini precoci della sua passione politica, incrementata anche da esperienze personali e familiari. La scelta di laurearsi in Scienze politiche fu naturale, sebbene Guerini non avesse già maturato l’idea di dedicarsi alla politica a tempo pieno. Questa prospettiva arrivò in seguito, rafforzata dall’esperienza a sindaco di Lodi e, infine, riconfermata nel suo percorso da deputato.

Molto simile è l’esperienza di Maurizio Lupi che non ha scelto il corso di laurea in Scienze politiche con l’obiettivo di “fare politica”, sebbene quello sia stato l’esito finale, ma lo ha intrapreso come percorso di vita, che potesse coniugare insieme conoscenza tecnica e capacità di riflessione. 

Durante l’incontro, i due deputati si sono detti d’accordo sull’impossibilità di considerare la politica come “carriera” o di considerarsi “politici per passione”. Secondo Lupi passione e professione non sono ossimori, ma due concetti intrinsecamente collegati: «La politica nasce come passione e non esiste senza la comunità mentre la passione è necessaria per la responsabilità che la politica ha nell’offrire risposte alla comunità». Nobili concetti, che stridono però con la situazione politica attuale, osserva Lenzi. 

La risposta di Guerini e Lupi all’appunto del moderatore si concentra sui cambiamenti sociali e sul distacco della politica dalla realtà: una lontananza che rende impossibile la comprensione dei fatti. Guerini parla di cambiamento d’epoca e della crisi che sta vivendo il Paese, paragonabile nella sua difficoltà alla fine della prima Repubblica. Lupi, ottimisticamente, sostiene che la responsabilità collettiva ricostruisce la speranza.