Una piattaforma di condivisione di video e contenuti multimediali legati allo sport. Hego, una start-up riconosciuta dal 26 maggio dello scorso anno, giorno della sua costituzione in Srl, ha realizzato una speciale telecamera, posizionata a bordo campo, dotata di un innovativo software di regia automatica che le permette di seguire l'azione di gioco, filmi in Full HD le partite di calcetto, basket, tennis e volley. Dopo pochi minuti il software pubblica il video della partita direttamente sul portale online. I giocatori possono così creare gratuitamente un profilo, cercare i video nei quali sono protagonisti, ritagliare la propria azione, editarla in perfetto stile Instagram con filtri e condividerla sui social network e sul proprio profilo Hego.
A ideare e progettare tutto questo sono stati tre studenti della facoltà di Economia dell’Ateneo, Stefano Anastasia, Lorenzo Fiorito, Pio Fiorito, uno della Facoltà di Scienze Politiche della Statale di Milano, Marco Andriani, e uno del corso di Management della Bocconi, Roberto Iannaccone.
ConLab ha consentito loro di applicare le nozioni del marketing tradizionale al business model di Hego, grazie al corso di formazione di un esperto del settore. I cinque ragazzi hanno poi potuto prendere spunto dalle esperienze di altri start-upper all’interno dello spazio per adeguare l’organizzazione interna in base alle competenze personali e alle scadenze. Per il futuro prevedono un’implementazione del servizio tramite un’installazione non solo nei centri sportivi convenzionati, ma creando anche tornei ad-hoc sponsorizzati direttamente da Hego.
In questo laboratorio creativo per start-upper in erba, promosso dall’Area Ricerca e Sviluppo dell’Ateneo e da Ilab, si è formato anche Miscanthus Project, che punta alla produzione di energia elettrica pulita e a impatto zero attraverso l’utilizzo di una preziosa pianta tropicale, il Miscanthus. A intravedere uno spiraglio nel popolato settore delle energie rinnovabili sono stati due studenti del corso di Scienze Bancarie dell’Ateneo, Lorenzo Avello e Matteo Bombasini, a cui si sono affiancati Francesco Lanzeni, laureando in Ingegneria meccanica e Pablo Mileni Munari, studente di Economia all’Università Bocconi.
ConLab li ha accompagnati a entrare nel difficile mondo dell’imprenditoria italiana, ha offerto servizi e strumenti che hanno permesso loro di curare nei dettagli la pianificazione del business plan. Il lungo iter burocratico che hanno intrapreso, anche grazie all’aiuto e alla contaminazione con altri gruppi di startupper, ha portato Miscanthus a costituire una Srl all’inizio di maggio ed essere riconosciuto come start-up innovativa dal Registro delle Imprese con il nome di Planeta Renewables.
I quattro giovani hanno le idee chiare: il target del loro progetto sono le grandi aziende produttrici di energia elettrica italiane ed estere, interessate a sviluppare una collaborazione a impatto zero. In Europa, per ora, esistono solo piccole realtà che coltivano il Miscanthus a scopo di ricerca e autoconsumo. Per realizzare il progetto pilota, che comporta ingenti costi iniziali, il team è in cerca di finanziamenti provenienti dal mondo del venture capital e sta attualmente partecipando a diversi bandi promossi per favorire lo sviluppo di start-up italiane, come quello di Edison Pulse.