Le vicende storico-istituzionali e gli assetti politico-culturali sono correlati alla variazione delle lingue nello spazio, nel tempo e nella società. I confini linguistici non sono peraltro sovrapponibili a quelli politici e nella gran parte dei casi non si lasciano neppure tracciare con facilità.
A ben vedere, gli spazi linguistici hanno contorni naturaliter sfumati: a renderli netti possono contribuire le appartenenze socio-culturali e le ragioni del potere organizzato politicamente. Peraltro, nelle società di ogni tempo sono diffuse aree, più o meno ampie, caratterizzate da dinamiche plurilingui. Si tratta di realtà storiche difficili da comprendere per un Occidente abituato a usare la categoria dello Stato-nazione. A uno sguardo attento, persino molte aree ritenute uniformi per la lingua rivelano una sorprendente complessità, che l’informazione mainstream non è in grado o non ha voglia di comprendere e di comunicare.
Il convegno la "Geopolitica delle lingue" ha affrontato alcuni casi di particolare interesse per chi studia lingue, istituzioni e culture in aree delicate dal punto di vista geopolitico - come il vicino e il medio Oriente, la Cina, la Russia, la Mitteleuropa; senza tralasciare la diffusione e il prestigio globali della cultura e delle varietà linguistiche di matrice inglese.
Il tedesco è universalmente conosciuto come lingua della cultura, in particolare, della scienza e della filosofia. Questo deriva dal fatto che nel mondo tedesco numerose personalità nell’ambito culturale, hanno nel corso dei secoli sviluppato ricerche, conoscenze e teorie di fondamentale importanza per l’umanità intera. Nel mondo della filosofia basta pensare a Marx, Engels, Nietzsche, e moltissimi altri; per il mondo della scienza, poiché è impossibile enumerarli tutti, basta ricordare Albert Einstein.
Quando si parla di lingua turca, ci viene sicuramente in mente il primo presidente della Turchia Mustafa Ataturk che agli inizi del ventesimo secolo diede enormi contributi all’ “occidentalizzazione” del paese. Questa notevole trasformazione fu però di difficile attuazione nella realtà, ci sono voluti moltissimi anni prima di arrivare all’attuale lingua moderna turca poiché in quel periodo il tasso di alfabetismo era circa del 20%.
L’italiano è una lingua molto particolare essendo poco parlata nel mondo, ma molto studiata. Ciò che dicono le statistiche è che sia addirittura la quarta lingua più studiata al mondo dopo l’inglese, lo spagnolo e il cinese. Negli ultimi anni tuttavia, una forte attrazione per la lingua è esercitata dal famosissimo “made in Italy”. Alti fattori che spingono all’estero lo studio della nostra lingua è dato dall’ ampio patrimonio artistico.
Lo spagnolo è la seconda lingua più usata al mondo, infatti, è parlato da più di 500 milioni di persone ed è anche la lingua ufficiale di ben ventuno paesi nel mondo. In un mondo ormai globalizzato, conoscere lo spagnolo diventa utile per migliorare un eventuale potenziale occupazionale in quanto, ci sono moltissimi campi di carriera che hanno bisogno di personale con conoscenze in spagnolo.
Per quanto riguarda l’inglese è stato Internet che negli ultimi vent’anni ha reso questa lingua come addirittura una competenza di base per i lavoratori di tutto il mondo. In molti paesi l’inglese è proprio usato come chiave di sviluppo economico poiché una migliore conoscenza della lingua inglese corrisponde a un minor numero di giovani disoccupati. Per giunta si può dire che l’inglese è una vera e propria lingua moderna giacché rafforzi le possibilità d’impiego e allarga gli orizzonti.