Perché la maggior parte dei fiori ha 3, 5, 13, oppure 21 petali, come molti tipi di margherite? Sarà un caso che si tratti degli stessi numeri che Fibonacci nel lontano 1200 aveva associato a questioni legate alla riproduzione dei conigli? Oppure: come mai le celle delle api sono esagonali? Sono domande curiose. Ma la curiosità è nient’altro che il motore della scienza e anche cose semplici di tutti i giorni, come queste, possono essere stimolo per il ricercatore in campo matematico.
Fino a rivelare il lato divertente della matematica. Che è quanto si propone di fare ogni anno, con nodi, rompicapi, giochi, illusioni, trucchi, solitari, frattali, Celebration of mind (Elogio della mente), che fa tappa ogni anno in Università Cattolica, per iniziativa del dipartimento di Matematica e Fisica “Niccolò Tartaglia”.
"Matematica Divertente" si terrà venerdì 20 ottobre (la mattina all'Istituto tecnico Castelli, il pomeriggio nella sede dell’Ateneo in via Musei) e sabato 21 ottobre nel pomeriggio alla “Città del Sole” di corso Mameli, il negozio del gioco creativo. La data scelta corrisponde al giorno di compleanno di Martin Gardner (1914-2010) divulgatore scientifico noto soprattutto per la sua rubrica mensile "Mathematical Games" su Scientific American, tradotta in "Giochi Matematici" su "Le Scienze".
Oltre a tantissimi rompicapi, alcuni divulgati dallo stesso Martin Gardner, sono proposti con spirito ludico anche temi di attuale interesse di ricerca in matematica. Ogni anno la tematica cambia. Quest'anno si affronterà in modo particolare il tema delle "piastrellature" e dei "disegni periodici", che ricoprono le pareti dell'Alhambra di Granada e cari al disegnatore M.C. Escher. Non mancheranno poi attività già proposte in passato come le "bolle di sapone", costruzione di poliedri, calcolo mentale, illusioni.
Il pomeriggio di venerdì 20 prevede, inoltre, una conferenza sulle tassellazioni pentagonali, una questione che nasce da una curiosità e che, insieme all'anelito tipico dei matematici di classificare qualsiasi cosa, è sfociato in un rompicapo durato quasi un secolo. Tra i protagonisti troviamo, oltre a matematici illustri, Martin Gardner e una sua lettrice, casalinga e mamma di famiglia, di nome Marjorie Rice.
L’evento sarà concluso dalla premiazione del "contest fotografico", iniziato in occasione della "Notte europea dei ricercatori" sull'argomento "poliedri".
«Un approccio ludico e un po’ scanzonato alla matematica e alle scienze, che pure in vario grado è presente anche nella "vera” ricerca matematica, può far scattare la molla della curiosità e del desiderio di capire» spiega il professor Maurizio Paolini, direttore del Dipartimento di Matematica e Fisica e promotore dell’iniziativa. «L’evento può illustrare cosa voglia dire fare ricerca in un campo così astratto e soprattutto chiarire che non si tratta di materie aride e ostiche ma di un’arte in cui la spinta principale è la ricerca del bello».