Studenti di varie nazionalità che si trovano a Milano ospiti dell’Università Cattolica, guidati da Giuliana Bendelli, autrice del libro Leggere l’Ulisse di Joyce e docente di Letteratura inglese, daranno voce all'Ulisse: dall'inglese al bosniaco, dal cinese allo spagnolo all'ungherese risuonerà la festa delle lingue e della letteratura, delle relazioni internazionali tra culture diverse.
L’evento si terrà in occasione dell’arrivo del giorno forse più celebre della storia della letteratura, il Bloomsday, la giornata in cui è ambientato l’Ulisse di Joyce. L'11 giugno alle 12.30 l’editrice Vita e Pensiero organizza una giornata di festa in Libreria Vita e Pensiero, un reading commentato del capolavoro joyciano, un’opera che è essa stessa una grande Feast of languages a cui il lettore è invitato a partecipare.
«L’Europa delle lingue non è quella delle cartine politiche. I confini di Stato non sempre corrispondono a confini di lingue, culture, tradizioni» scrive Giovanni Gobber, preside della facoltà di Lingue dell’Università Cattolica, nel libro Lingue, culture ed esperienza (Vita e Pensiero) in cui spiega quanto le lingue siano strumento per comprendere e apprendere uno sguardo plurale sul mondo, in primis sulla nostra Europa, ricca di culture e linguaggi. «La lingua» scrive ancora Gobber «può essere intesa, fondamentalmente, come una grande realtà polifonica, che si avverte in ogni evento di comunicazione verbale. Parlando o scrivendo, ognuno di noi entra in sintonia con una tradizione, fatta di persone e di esperienze condivise».