Si è accesa di luce nuova la facciata della sede universitaria di largo Gemelli. È stata inaugurata dal rettore Franco Anelli e dal presidente di A2A Giovanni Valotti la nuova illuminazione a Led realizzata per il fronte dello storico edificio che ospita il complesso principale dell’Ateneo.

Quella fra l’Ateneo e A2A è una partnership, nata alcuni mesi fa, per favorire la diffusione di una maggiore consapevolezza ambientale e sociale attraverso la realizzazione di progetti concreti all’interno dell’Ateneo, che può esercitare un ruolo di traino per la comunità e rappresentare un punto di riferimento per migliaia di studenti, docenti e cittadini in genere.

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L’illuminazione della facciata dell’Università Cattolica è uno dei primi interventi di riqualificazione a Led su edifici di interesse storico-architettonico nella città di Milano attuato nell’ambito del piano generale di trasformazione dell’illuminazione pubblica, ormai giunto alla fase finale. Gli interventi sui siti monumentali in particolare puntano a individuare soluzioni con sorgenti Led con caratteristiche dimensionali, di efficacia e illuminotecniche tali da ottenere un effetto d’illuminazione scenografica del monumento il più possibile vicino all’esistente. L’obiettivo prioritario del programma è di valorizzare e restituire alla piena fruizione notturna il monumento, fornendo ai cittadini e a chi visita la città una chiave di lettura interpretativa, rispettosa del significato del sito, che ne esalti al contempo gli elementi complessivi e di dettaglio.

Il nuovo impianto di illuminazione mantiene lo stesso numero di corpi illuminanti del precedente (20), sostituendo le sorgenti a ioduri metallici con led a luce bianca. Grazie alla maggior efficienza, il consumo energetico complessivo viene ridotto di oltre il 60%.

Il portale di granito bianco dell’Ateneo, che con la Basilica di Sant’Ambrogio si affaccia su una delle più belle piazze di Milano, fu realizzato negli anni ‘30 nell’ambito dei lavori di ristrutturazione diretti dall’architetto Giovanni Muzio: questi interventi trasformarono l’antico monastero benedettino, costituito dai due grandi chiostri del Bramante, nella principale sede milanese dell’Università Cattolica.

«Lo sviluppo dei rapporti con le Università rappresenta una delle priorità della nuova strategia di A2A, un'azienda che vuole sempre più investire sulla ricerca, l'innovazione e la valorizzazione dei giovani talenti - ha dichiarato il presidente del Gruppo, Giovanni Valotti -. Iniziative come queste dimostrano la concreta volontà di A2A di valorizzare il patrimonio artistico delle città, al tempo stesso assicurando importanti benefici sul piano dell'efficienza energetica e di carattere ambientale».

Secondo il rettore Franco Anelli «l’inaugurazione di un nuovo impianto di illuminazione, specialmente quando riguarda monumenti costruiti in epoche lontane e nelle quali le nostre città erano assai più buie di oggi, richiama sempre un’idea positiva del progresso. In questo caso, grazie alla collaborazione tra Università Cattolica e A2A, le più avanzate tecnologie ci consentono di offrire ai milanesi e ai numerosi turisti che visitano questi luoghi, l’opportunità di ammirare, in modo inedito e suggestivo, una delle piazze più belle e culturalmente importanti della metropoli. Si tratta di un ulteriore segno del legame che ci unisce a Milano».

Il programma di trasformazione a Led dell’intera illuminazione pubblica di Milano è arrivata a coprire il 98% del totale dei corpi illuminanti. Un intervento che ha comportato la sostituzione di oltre 130 mila lampade, con un risparmio energetico del 52% e una riduzione di oltre 23 tonnellate di CO2 riversate in atmosfera. Grazie alla maggior durata dei Led, in meno di un anno si sostituiranno 60mila lampade (bruciate o per cambi programmati), evitando di produrre oltre 9 tonnellate di rifiuti Raee. Il nuovo sistema di illuminazione assicura inoltre una migliore concentrazione del fascio luminoso, scongiurando la dispersione della luce verso l’alto, con un effetto complessivo di maggiore luminosità e minore inquinamento visivo.