Per superare la congiuntura negativa è necessario investire su qualità del prodotto, innovazione e ricerca. Questa è la ricetta emersa lo scorso 30 giugno al convegno organizzato dal Centro di ricerca per lo sviluppo imprenditoriale (Cersi), che si è tenuto alla Camera di Commercio di Cremona. L’iniziativa, dal titolo eloquente “Reagire alla crisi economica. La risposta dell’industria manifatturiera cremonese”, è stata l’occasione per effettuare un’analisi sulle caratteristiche della crisi e sulle modalità di reazione da parte delle imprese manifatturiere locali.
I lavori sono stati aperti da Donatella Depperu, direttore del Cersi, mentre Alessandra Todisco, responsabile Osservatorio imprese del Centro di ricerca, ha illustrato i risultati del questionario sugli effetti della crisi, somministrato nei primi mesi 2010, dopo aver presentato i dati contenuti nell’Osservatorio 2010, l’annuale rapporto del Cersi sulle principali imprese manifatturiere. È seguita una tavola rotonda moderata dal condirettore Fabio Antoldi, a cui hanno partecipato alcuni esponenti delle società “Best Performer” dei rispettivi settori economici nell’edizione 2010 dell’Osservatorio Cersi. Tra questi, Gianluigi Triboldi, presidente di Decal - Depositi Costieri Calliope S.p.a.; Maurizio Ferraroni, consigliere delegato di Ferraroni Spa, Canzio Noli, presidente di Italcoppie Sensori Srl, Alessandro Ratini, presidente di Regi Srl, e Pierangelo Mandotti, presidente di Teknoweb Srl.
Il rapporto 2010 dell’Osservatorio Cersi sull’imprenditorialità delle imprese della provincia di Cremona ha dato inizio al dibattito, evidenziando l’andamento positivo dei ricavi di vendita per l’esercizio 2008, al quale tuttavia si contrappone la consistente flessione della redditività del capitale proprio. La quasi totalità dei settori manifatturieri esaminati, con l’eccezione dei settori metallurgia, alimentare e petrolifero, ha risentito della crisi economica con contrazioni, anche consistenti, del giro d’affari. A fronte di ciò, gli imprenditori intervenuti al convegno hanno delineato le strategie aziendali da loro implementate per superare con successo la crisi economica, evidenziando le leve competitive su cui puntare per assicurarsi un brillante successo aziendale. «La nostra società ha deciso di investire sulla formazione del capitale umano - ha affermato Ratini - e sulla fornitura di servizi aggiuntivi alle imprese clienti». Secondo Mandotti, poi, è necessario puntare sull’innovazione di prodotto e di processo per creare output a elevato valore aggiunto grazie a cui competere sui mercati internazionali, sempre più esigenti e dinamici. In sintonia con questa analisi anche Triboldi, Noli e Ferraroni, secondo cui la qualità del prodotto rappresenta il reale fattore su cui puntare per ottenere un duraturo successo imprenditoriale. L’evento ha coinvolto un nutrito numero di imprenditori e manager di aziende cremonesi che hanno potuto condividere la diretta esperienza dei loro colleghi.