Lavoro duro, gente che “ci mette l’anima”, ricerca di nuove quote di mercato e re-investimento pressoché totale degli utili nell’azienda: è la formula del successo per Valter Alberici, presidente di Allied Group, eletto da Ernst&Young imprenditore dell’anno per il 2009, che lo scorso 14 maggio ha incontrato gli studenti nell’ambito del ciclo La grande impresa di fronte alle nuove sfide, organizzato dalla facoltà di Economia della sede piacentina in collaborazione con Confindustria Piacenza. Una storia esemplare quella di Alberici: partita da Nibbiano Val Tidone, nella provincia piacentina, non si è più fermata. Dirigente della Raccordi Forgiati, produttrice di componenti per tubazioni, nel 2000 compie il grande salto: insieme a Marc Herzstein, di Houston, fonda nel suo paese di origine la Allied International. In pochi anni, con il supporto dei suoi tredici collaboratori iniziali, il suo Dream Team, diventa, con i suoi 600 dipendenti, leader nelle forniture di componenti nel settore del gas, del petrolio, ma anche del nucleare.
«L’internazionalizzazione ha fatto la differenza – ha spiegato agli studenti -: punto di forza del gruppo anche in un momento di crisi globale in cui la tendenza delle imprese era quella di ridurre al minimo i costi, effettuando tagli anche sul personale». Tra i punti di forza dell'azienda uno di cui l'imprenditore va particolarmente orgoglioso è quello del rapporto con i dipendenti: «Quando sono calati gli ordini - ha spiegato Alberici - abbiamo coinvolto il personale, promettendo che i posti di lavoro non sarebbero stati toccati, ma chiedendo il massimo impegno: il risultato è stato ottimo e i fatturati invece di calare sono cresciuti». Ma espandersi e investire non basta: fondamentale è l’acquisizione costante di nuovi ordini, che sono come la benzina per una macchina. «Che sia una Cinquecento o una Ferrari senza carburante non si parte. Gli ordini sono la linfa vitale dell’azienda, la benzina che consente le buone prestazioni del motore».
Altra parola chiave del successo del Gruppo è “diversificazione”. Sia come produzione per tutti i settori energetici che come modo nuovo di fare business in questo campo: “Il nostro obiettivo è offrire al cliente una serie di servizi integrati; non più quindi solo produzione, ma presidio diretto di tutte le fasi, anche dello stoccaggio in magazzino dei prodotti e della distribuzione commerciale». Alberici rivela anche un altro segreto del successo: “Allargare i confini del proprio lavoro: solo l'internazionalizzazione dà l'opportunità di ampliare i propri orizzonti. Anzi ai giovani mi sento di dire che è importante lavorare duro e mantenere le proprie radici, ma viaggiare è fondamentale. Conoscere realtà diverse serve a dare le risposte adeguate: il che vuole dire non perdere opportunità».
E l’imprenditore è una persona che gioca per vincere, dotata di ottimismo, sempre in grado di trovare una risposta pronta a ogni esigenza. «Del resto oggi - ha sottolineato Maurizio Baussola, preside della facoltà di Economia, che da sempre ha una spiccata vocazione internazionale - serve più che mai riprendere la metafora del pescatore "non pescate in un fiume, ma pescate nel mare». Per allargare i propri orizzonti, sviluppando una mentalità problem solving.