di monsignor Claudio Giuliodori
«Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto» (Mc 16,6). Questo annuncio pasquale è il cuore della storia, della storia dell’umanità e di ogni storia personale. Esso giunge a noi ancora oggi con tutta la sua forza dirompente di rinnovamento e di trasformazione. Cari amici della grande famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore auguro a tutti e a ciascuno di vivere in questo triduo pasquale un incontro vero e profondo con il Signore della vita, morto e risorto per noi.
Il Mistero Pasquale è la più grande risorsa di cui disponiamo per dare senso alla nostra esistenza, per affrontare gli impegni di studio e il lavoro accademico, per illuminare con la speranza che non delude il cammino incerto e travagliato degli uomini del nostro tempo. Accogliamo l’invito che ci ha rivolto Papa Francesco domenica scorsa parlando ai giovani: «Non fatevi rubare la speranza» e mettiamoci con coraggio alla sequela del Signore risorto, vivo e presente in mezzo a noi fino alla fine dei tempi.
Portiamo nelle nostre famiglie, alle persone care, ai malati, ai poveri e ai sofferenti la testimonianza della gioia che scaturisce dall’accoglienza del Risorto nella nostra vita. In questo anno della fede annunciamo francamente, con le parole e con i gesti, che in Cristo, vincitore del peccato e della morte, risplende la pienezza della vita.
Assicuro un affettuoso ricordo nella preghiera e auguro di cuore a tutti una Santa Pasqua.