La crisi che da molti mesi attanaglia il settore suinicolo italiano perdura, anzi si aggrava. È una dura realtà, con la quale devono fare i conti gli allevatori di suini, quella che emerge dalla presentazione del Rapporto congiunturale del Crefis – Centro ricerche economiche sulle filiere suinicole.
Questa edizione del Rapporto – ha precisato il professor Gabriele Canali direttore del Crefis – pur concentrandosi sui mesi estivi, allarga lo sguardo all'ultimo biennio per avere preziosi termini di confronto. In questo ambito emergono indicazioni significative dall'analisi dei prezzi estivi dei suini da macello che, pur segnalando una lieve ripresa rispetto al trimestre precedente, risultano inferiori rispetto alle quotazioni dell'estate 2009. Segno che la crisi è di lunga durata e, soprattutto, in peggioramento. Unico tenue segnale positivo – conclude Canali – viene dalle cosce destinate al prosciutto crudo tipico, i cui prezzi sono un po' più alti rispetto all'anno scorso.
Crefis è frutto della collaborazione tra Smea – l'Alta Scuola in economia agro-alimentare dell'Università Cattolica – l’Assessorato Agricoltura della Regione Lombardia, le Camere di Commercio di Brescia, Mantova e Cremona e la Provincia di Mantova, con il coordinamento di Unioncamere Lombardia. L'Osservatorio si propone di contribuire al rafforzamento della competitività delle filiere suinicole nazionali e di lavorare per una loro crescita sostenibile anche attraverso tre importanti pubblicazioni: un annuario sul settore suinicolo nazionale, rapporti congiunturali trimestrali sull’andamento delle filiere, newsletter mensili per gli operatori delle filiere scaricabili gratuitamente dal sito www.crefis.it.