«Voi avete ottenuto la prima vittoria della vostra vita, cercate nuovi obiettivi e avrete grandi soddisfazioni». A dirlo è uno che di successi se ne intende, Flavio Portaluppi, neo presidente dell’Olimpia EA7 Emporio Armani Milano che ha da poco festeggiato il ventiseiesimo scudetto nel basket. L’occasione è il Premio Gemelli, il riconoscimento che ogni anno viene conferito ai migliori laureati di ciascuna facoltà dell’Ateneo dall’Associazione Necchi, presieduta da Carlo Assi. In sala, ospite d’eccezione, l’indimenticabile Ct della nazionale italiana Sandro Gamba, che ha risposto a due domande ai nostri microfoni.



A dare il benvenuto ci ha pensato il prorettore Francesco Botturi: «È un momento di festa per tutti: per voi laureati, per i genitori, per i parenti e per l’istituzione intera. Si festeggia una buona riuscita di personalità che per quanto giovani sono già spiccate e molto promettenti. Voglio portare alla vostra attenzione due insegnamenti. Il primo è l’importanza di valorizzare il merito, che non è solo un’espressione quantitativa ma anche qualitativa perché noi vogliamo formare innanzitutto persone. Il secondo insegnamento è che i veri alunni sono coloro che proseguono la loro discepolanza e la loro appartenenza. Le grandi università nel mondo hanno negli ex studenti una fonte di sostegno nel bilancio e nel prestigio. L’università è fatta dalla storia dei suoi allievi».

Padre Davide Sironi, assistente spirituale dell’associazione “Alumni-Cattolica”, di fronte ai migliori laureati dell’università ha invece voluto riprendere la parabola evangelica dei talenti: «Avete dei talenti che vi sono stati dati e va a voi il merito di averli fatti fruttificare. Questo è il nostro compito. Se siete qui, però, è perché qualcuno vi ha aiutato a essere qua. I francescani hanno molto a cuore la parola restituzione, come senso di gratitudine. Sono grato se mi accorgo che ho ricevuto, che non dipende tutto da me. Condividete i vostri talenti, quello che raggiungerete. Se li terrete per voi periranno, se li condividerete si moltiplicheranno. Siete un segno di speranza, perché mostrate che se ognuno fa la sua parte poi viene riconosciuto».

L’ultimo intervento è stato quello di Flavio Portaluppi, che ha raccontato la strada, fatta di fatica e sacrificio, che ha portato la sua squadra alla vittoria: «Le basi del successo sono state gettate sette anni fa, quando Armani ha rilevato la società. Nei primi anni i risultati sportivi sono stati buoni ma non erano sostenuti da una eguale struttura organizzativa, perché la società deve passare attraverso errori, strade iniziate e poi abbandonate. Lo scudetto invece è stata la sintesi di sette anni di percorso: finalmente abbiamo una struttura organizzativa in grado di sostenere la squadra in campo. I giocatori si sono sentiti sostenuti e spronati da una società alle spalle. I nostri valori sono sobrietà, passione, determinazione, lavorare con umiltà. Eravamo convinti di questo e ci mancava solo la certificazione del pubblico e dei media. Siamo riusciti a ottenerlo. Ora si apre una nuova sfida come se ne apre una anche per voi: nella vita subito si chiude un libro e se ne apre un altro. Noi vogliamo rimanere al top in Italia e competere con i grandi in Europa».