Una terapia a base di melatonina, l’ormone del sonno, può essere efficace contro la sindrome dell’ovaio policistico, molto comune tra le donne e associata a un calo della fertilità. La scoperta è frutto di ricercatori e medici dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico A. Gemelli. Lo studio, appena pubblicato sulla rivista Reproductive Sciences, è stato condotto dalla professoressa Rosanna Apa, docente di Fisiopatologia della Riproduzione Umana all'Università Cattolica e ginecologa dell'Unità Operativa Complessa di Patologia Ostetrica del Polo Scienze della Salute della Donna e del Bambino del Policlinico Gemelli, diretta dal professor Antonio Lanzone.
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è il più comune disordine endocrino-metabolico della popolazione femminile in età fertile, colpendo circa il 7-10% delle donne giovani. In Italia, in particolare, colpisce tra il 5 e il 15% delle donne in età riproduttiva.
Il quadro clinico di tale sindrome è caratterizzato da un’eterogenea combinazione di assenza o ridotta ovulazione, irregolarità del ciclo mestruale, iperandrogenismo clinico (con visibile irsutismo) e/o laboratoristico (eccesso di ormoni maschili riscontrabile con prelievo di sangue), acne e presenza di numerosi follicoli (più di 10) di diametro compreso tra 3 e 9 mm e disposti prevalentemente lungo la periferia dell’ovaio, visibili all’ecografia. Il 30-70% delle donne con PCOS presenta, inoltre, obesità androide e dislipidemia e in oltre il 70% dei casi insulinoresistenza e iperinsulinemia compensatoria. Nelle donne con PCOS si osservano non infrequentemente le caratteristiche della sindrome metabolica (SM) e un incrementato rischio di sviluppare diabete mellito Tipo 2 e, probabilmente, anche patologie cardiovascolari. Interessando direttamente l’ovulazione, essa è associata a un calo di fertilità.
“Nonostante la precisa causa all’origine della PCOS resti ignota”, spiega la professoressa Apa, “è stato recentemente ipotizzato che un intrinseco stato pro-infiammatorio pro-ossidativo, risultante da uno squilibrio tra l’eccessivo sviluppo di sostanze ossidanti in presenza di un limitato numero di difese antiossidanti, possa avere un ruolo nel determinare, mantenere e/o peggiorare le manifestazioni riproduttive e metaboliche osservate nelle donne con PCOS”. “La melatonina ha una documentata attività antiossidante e per tale motivo abbiamo deciso di utilizzarla nella nostra popolazione di giovani ragazze con PCOS”, afferma l’esperta.