Due nuovi corsi in lingua inglese: Safe, laurea triennale in Scienze agrarie alimentari e ambientali, e Global Business Management, laurea magistrale di Economia. Queste le novità annunciate dal rettore Franco Anelli al Dies Academicus della sede di Piacenza dell’Ateneo, a cui si aggiunge una doppia laurea per ottenere in sei anni due lauree magistrali, una in Giurisprudenza e una in Economia.
Il rettore, nel suo discorso inaugurale ha presentato la carta d’identità della sede. Matricole aumentate del 70 per cento rispetto al 2009/10 (da 671 a 1.136), iscritti che superano quota tremila, 871 laureati solo nell’ultimo anno. Cifre che mostrano il campus piacentino navighi a vele spiegate verso il futuro.
E di futuro si è parlato nel corso della giornata inaugurale della sede, lo scorso 22 marzo, nella lectio sulla relazione tra essere umano e umanoide di Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia. «Il tema è di quelli che inevitabilmente suscitano un misto di fascino e turbamento – ha osservato il rettore Anelli -. Al gusto per la novità e al compiacimento per le conquiste dell’ingegno umano si contrappone il timore per l’ignoto».
I numeri della ricerca stanno a dimostrare come in Cattolica non ci sia «motivo di preclusione e di aprioristica rinuncia» al progresso scientifico e tecnologico. Al contrario: nel 2016 sono stati infatti 216 i progetti di ricerca attivi a Piacenza, di cui 144 avviati nel corso dell’anno, per un valore economico di oltre 4,1 milioni di euro.
«È necessario recuperare nobilmente la funzione dell’uomo, in un mondo sempre più tecnologico ma diviso tra chi accede e chi no alla tecnologia; va valorizzata la specificità dell’uomo e il ruolo dell’individuo nella sua interezza, orientata verso il bene comune»: con questo invito il rettore Anelli ha introdotto la lectio magistralis del professor Cingolani.
Il direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia ha subito chiarito che «l’uomo è irraggiungibile, perché il rapporto tra mente e corpo dell’uomo è irriproducibile. Non dobbiamo demonizzare il progresso scientifico e tecnologico perché noi abbiamo scienza e coscienza per controllare».
Secondo Cingolani, «il ruolo delle tecnologie è di ridurre le differenze migliorando la qualità di vita di tutti». «La tecnologia, così come la robotica e le macchine intelligenti, crea infinite opportunità e possibilità. La direzione che prenderà l'evoluzione tecnologica dipenderà in larga misura dalle scelte che verranno fatte – ha sottolineato lo scienziato -. Ne consegue la necessità di pensare in modo più approfondito alle trasformazioni in corso, di acculturarsi e di non farsi dominare dalle narrazioni tecnologiche e mediatiche, di riflettere sulla propria condizione umana individuale e sociale per fare scelte basate su bisogni reali e valori umani e di agire in modo da dare forma al nostro destino, includendo in esso le molteplici forme della tecnologia odierna e senza farsi da esse assorbire»