Tra video lezioni in preparazione degli esami e live streaming con i professori, chat con gli amici su Zoom, chiacchiere in famiglia e qualche hobby casalingo le giornate degli studenti al tempo del Covid scorrono senza intoppi.
Ascolta "1x01 | Samuele & Sara" su Spreaker.
Quando l’emergenza ha investito come uno tsunami le case degli italiani l’Alta Scuola in Media, comunicazione e spettacolo (Almed) e la Direzione Comunicazione dell’ateneo avevano già concluso lo studio di fattibilità di un progetto sui podcast per raccontare i diversi volti dell’università, facendo parlare innanzitutto gli studenti, protagonisti della vita nei campus, con un focus sugli studenti internazionali, e poi i docenti e gli alumni dell’ateneo oggi professionisti.
Ascolta "1x02 | Federico & Beatrice" su Spreaker.
La situazione eccezionale ha imposto una rivisitazione del progetto che non ha potuto essere presentato con le modalità previste in origine e ha richiesto un adattamento grazie agli strumenti online a disposizione in smart working.
L’Ateneo, che ritiene un valore ormai imprescindibile avvalersi del digitale, ha scelto, così, di muovere i primi passi con “Le voci degli studenti” per raccontare la vita in quarantena dei ragazzi utilizzando PodCatt, la piattaforma radiofonica dell'ateneo che ospita tutti i contenuti volti a promuovere le attività dei docenti, le storie resilienti dei membri della comunità universitaria e le iniziative culturali che hanno convertito la propria presenza fisica in presenza virtuale a vari livelli.
«La radio, lo sappiamo, già da qualche anno è tornata a far parlare di sé: per la crescita degli ascolti, per la capacità di entrare in relazione con i pubblici più giovani, per la sperimentazione dei linguaggi e dei formati - dichiara la direttrice di Almed, Mariagrazia Fanchi -. Il nostro progetto di avvicinamento al linguaggio radiofonico parte da workshop e laboratori aperti a tutti gli studenti per approdare al master Fare Radio, in collaborazione con Radio Italia. Un progetto che non si è fermato con l’emergenza sanitaria, e anzi è cresciuto, includendo un percorso di Open Knowledge: Il mondo del podcasting. Come diventare un podcaster di successo».
Sono molti i soggetti che hanno creduto nella sperimentazione di questo format radiofonico come sottolinea Matteo Tarantino, coordinatore delle “Voci degli studenti” e docente di Media e reti sociali in Cattolica: «Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione creativa fra studenti, docenti e Ateneo. La sua realizzazione è interamente merito del talento dell’associazione Voicecatt, studenti di diverse facoltà capitanati da Ettore Bertolotti, che aveva già dato prova delle sue capacità collaborando con l’ateneo per PodCatt sull’antologico VoiceCatt Selection. Una collaborazione che ci auguriamo prosegua anche nel futuro».
Lo storytelling della vita universitaria di molti studenti tra le mura delle loro abitazioni ci dice che la clausura non sembra essere poi così drammatica, come testimonia Sara che studia Economia a Milano: «Noi siamo sempre a casa, poveri studenti in sessione… quindi la qualità della mia vita non è cambiata poi tanto. A parte studiare sto cucinando tanto, faccio palestra con corsi online ed essendo interessata a quello che sta succedendo nel mondo dell’economia leggo molto i giornali».
Anche Beatrice, studentessa di Comunicazione, non si annoia. «È stato difficile ingranare all’inizio perché i professori caricavano lezioni a tutte le ore del giorno, poi mi sono organizzata. In famiglia a volte mi sembra di impazzire ma apprezzo di passare più tempo con mia madre…Mi manca l’università, però so che ci ritroveremo presto insieme».
Anna, che studia Economia e gestione dei beni culturali e dello spettacolo, addirittura preferisce le video lezioni a quelle in presenza. «Dal mattino alla sera cerco di studiare, faccio sport e cerco un po’ di svago. Io amo riascoltare le video lezioni e quasi preferisco così. Con gli amici…facciamo un sacco di video chiamate, abbiamo una vita sociale più intensa di prima».
Questo progetto raccoglie le voci fresche e piene di una contagiosa vitalità che i giovani sanno trovare anche nelle difficoltà e sanno trasmettere agli adulti. Nella speranza, come ci ricorda Anna, che «si impara in qualunque situazione e finito tutto saremo più maturi».