di Lucrezia Bosone *
Sembrerà banale dirlo ma nella frase: “Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita” c’è tanta verità. Sebbene avessi già partecipato l’anno scorso al Focused Program Abroad a Boston, non sapevo bene cosa aspettarmi quando sono partita per un analogo Summer Program alla Michigan State University. Ora posso dire che è stata una delle esperienze più belle ed intense che abbia mai vissuto.
Sono partita prima di laurearmi come Esperto Linguistico d’Impresa, mentre già ero al lavoro nell’azienda di famiglia dove mi occupo di digital e trade marketing. In uno scenario lavorativo critico come quello attuale, è facile per lasciarsi scoraggiare. Molti ragazzi decidono di partire senza avere una precisa idea di cosa faranno e senza avere i giusti riferimenti. Grazie ai progetti dell’Università Cattolica ho trovato, per ben due volte, il corso su misura per me.
Mi ha dato l’opportunità di specializzarmi non solo in quelle materie fondamentali per la carriera che vorrei intraprendere, ma apprendendone di nuove, facendo un'esperienza di crescita personale, che mi ha messo alla prova e dato modo di praticare la lingua inglese.
La classe era composta da 25 studenti, 6 italiani e 19 australiani. Nonostante avessero una cultura molto diversa dalla nostra, e un dialetto difficile da comprendere, si sono rivelati ottimi compagni di studi e di vita. Sì, perché in quelle tre settimane si arriva a condividere tutto con quelli che fino al giorno prima erano dei perfetti sconosciuti, ma che in poco tempo sono diventati parte della mia quotidianità.
Per certi aspetti era come essere in un film americano: i dormitori, la mensa universitaria, i campi sportivi e i classici party nelle confraternite. La Michigan State University è una delle università più prestigiose degli Stati Uniti, che ogni anno accoglie più di 500.000 studenti provenienti da tutto il mondo. L’orgoglio più grande di questa istituzione sono i team sportivi e, in particolar modo, la loro mascotte, lo spartano.
Quello tenuto dal Dr. Coursaris e sua moglie (due persone e due docenti eccezionali) è un corso intensivo, sia teorico sia pratico di tre settimane, che, oltre alla teoria, propone lavori individuali e di gruppo. I professori non sono semplici insegnanti, ma compagni di avventura, disponibili per noi 24 ore su 24.
Dal confronto tra il modello americano e quello italiano emerge chiaramente che al nostro sistema manca la pratica. I nostri corsi sono perlopiù teorici, mentre il mondo del lavoro, sempre più competitivo e dinamico, pretende praticità e capacità di adattamento: tutte cose che ho avuto la fortuna di apprendere da questa esperienza.
Sono state delle settimane molto intense, durante le quali oltre a studiare si ha la possibilità di vivere a 360 gradi la cultura americana, attraverso escursioni, partecipando a partite di baseball e visitando importanti aziende. Ho conosciuto persone eccezionali e vissuto momenti unici che porterò per sempre dentro di me. In un viaggio non conta quello che hai alla partenza, ma quello che ti porti al ritorno. E la mia valigia, quella delle esperienze, non è mai stata così piena.
* 26 anni, laurea in Scienze linguistiche e Letterature straniere, facoltà di Scienze linguistiche, sede di Milano
STATI UNITI
Il Michigan mi ha reso spartana
Nelle tre settimane estive del Focused Program Abroad, la Michigan State University è diventata per Lucrezia Bosone (a sinistra nella foto) la “sua” università. Un percorso ritagliato su misura sulle sue esigenze professionali, basato più sulla pratica che sulla teoria