Non solo pop, rock o rap. I ragazzi di oggi ascoltano ogni tipo di musica. Non è un problema di genere. Se la musica è bella, li affascina. Anche quella classica. Per alcuni di loro diventa addirittura oggetto di studio, con il sogno di farne una professione: quella di critico musicale.
Come faranno venti allievi dello Stars, grazie alla collaborazione dell’Università Cattolica con il Festival Internazionale Pianistico di Brescia e Bergamo, una delle più prestigiose manifestazioni musicali a livelllo mondiale, che unisce le due città lombarde nel nome della grande musica.
Per gli studenti della Cattolica si apriranno le porte del Festival per sperimentare sul campo le tecniche della critica musicale. «I partecipanti sono studenti del corso di laurea Stars, selezionati dai curricula in Ideazione e produzione per i media e lo spettacolo e Giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale» spiega la professoressa Carla Bino, a cui si deve l’idea iniziale del progetto. «Unire il sapere teorico all’esperienza formativa sul campo è da sempre una delle caratteristiche principali dello Stars».
I ragazzi coinvolti sono iscritti alla prima edizione del Workshop didattico in Critica musicale, - tenuto dal professor Enrico Girardi e attivato dall’Università a partire dal 27 aprile in collaborazione col Festival Internazionale Pianistico di Brescia e Bergamo, quest’anno incentrato sul tema “Beethoven e Napoleone”.
«Nel corso della mia carriera ho imparato molte cose direttamente sul campo, facendole» racconta il professor Girardi, critico musicale di trentennale esperienza. «Obiettivo di questo progetto sarà quindi definire la figura del critico e capire di quali competenze ci si deve munire oggi per esercitare la professione. Negli ultimi anni, infatti, sono mutati i meccanismi del comunicare, del raccontare e del recensire: noi critici abbiamo l’obbligo di aggiornarci, senza tuttavia venir meno alla responsabilità verso i musicisti e, soprattutto, nei confronti del pubblico con cui ci confrontiamo o di cui contribuiamo a veicolare il gusto attraverso i nostri scritti e il nostro lavoro».
Gli fa eco Pier Carlo Orizio, direttore artistico del Festival Pianistico Internazionale: «Il Festival, collaborando con l’Università Cattolica di Brescia nella realizzazione di un Workshop di critica musicale, desidera contribuire a risvegliare nei giovani studenti universitari l’interesse verso una disciplina di grande interesse a cui da tempo la carta stampata e i media in generale dedicano sempre meno spazio».
«I venti studenti selezionati per il corso saranno presenti, assieme al professor Girardi, a ben tre concerti del cartellone di quest’anno del Festival Pianistico Internazionale, tutti al Teatro Grande: l’inaugurazione del 27 aprile con la Filarmonica del Festival, diretta da Eduard Topchjan, e solisti del calibro di Salvatore Accardo, Ian Fountain, David Geringas e Alexander Malofeev, il 12 maggio con Grigory Sokolov e il 16 maggio con la Novosibirsk Philharmonic Orchestra, diretta da Gintaras Rinkevičius e il violinista Vadim Repin» conclude Orizio.
Il corso abbinerà quindi la prassi delle lezioni teoriche in aula, all’esercizio sul campo delle nozioni acquisite, permettendo quindi agli studenti di sviluppare sul campo competenze di redazione e scrittura di elaborati critici relative a esecuzioni musicali che saranno poi pubblicati sui social network dello Stars e sul sito del Festival pianistico.