A pochi passi da piazza del Duomo, nel cuore della finanza, fra via Meravigli e Piazza Affari, sorge uno degli edifici più grandi e importanti della Milano antica. È il teatro romano, tornato a far bella mostra di sé lo scorso anno. Nel prossimo week end la visita a questo gigante sotterraneo verrà incentivata dalle Giornate Europee del Patrimonio del 26 e 27 settembre. Alla base della due giorni Gep, promossa a partire dal 1991 dal ministero dei Beni culturali, c’è la possibilità di visitare gratuitamente monumenti, siti paesaggistici e naturali di tutte le regioni italiane.
Anche il teatro romano di Milano aderisce all’iniziativa, dopo gli scavi e le ricerche effettuate fra il 2004 e il 2006 e l’apertura al pubblico dell’anno scorso. I principali protagonisti di questi lavori sono stati l’Istituto di archeologia diretto da Silvia Lusuardi Siena, docente di archeologia medievale, la scuola di specializzazione di archeologia guidata da Maria Pia Rossignani e numerosi studenti e specializzandi della Cattolica che hanno contribuito al rinvenimento di parte del teatro. E saranno loro i protagonisti del weekend culturale in quanto potranno spiegare a tutti i visitatori l’esperienza di aver recuperato un patrimonio storico nel centro di Milano e di garantire una guida scientifica a chi non è un “addetto ai lavori”.
Una volta terminati gli scavi sono stati pensati e prodotti dei pannelli nei quali è spiegata la storia del sito passo per passo e insieme alla passerella trasparente posta sopra i resti, permette una visione a 360° dell’area. Non solo, ma per rendere la visita più interattiva è stata ideato un museo sensoriale tramite una ricostruzione acusmetrica. Il percorso multimediale, curato dall´architetto Ettore Lariani, consente di sperimentare varie essenze del periodo della Roma imperiale, dal profumo di rosa a quello di zafferano, dal vino dolce all´odore umano e animale, e di addentrarsi tra luci e ombre su una passerella trasparente che mette in evidenza i resti delle gradinate, con un sottofondo musicale e la videoproiezione che ricostruisce il sistema di fondazione del teatro. I visitatori inoltre sono guidati anche dalla voce di Giorgio Albertazzi, che declama in latino, con pronuncia restituta, i versi di un´opera di Plauto. Un modo certamente innovativo per gustare questo percorso nel centro di Milano, a due passi dalla Borsa, che consente un´inattesa immersione nel passato.
Grazie a questo lavoro di recupero e di studio il teatro romano di Milano è un fiore all’occhiello della Mediolanum di età augustea, cioè del primo secolo dopo Cristo. L’imponente edificio a pianta semicircolare, alto quasi 20 metri e largo 95, in grado di contenere circa 8.000 persone, è la testimonianza del ruolo centrale della città nell’impero romano. «La parte visitabile del sito – afferma Furio Sacchi (foto a sinistra) docente di archeologia classica che ha seguito il progetto fin dall'inizio – nell’edificio della camera di commercio è di circa 450 metri quadrati. Grazie agli studenti e agli specializzandi di archeologia dell’Università Cattolica è stato possibile rendere visibile il teatro a scuole elementari, medie e superiori e a tutti i cittadini milanesi». Sotto il palazzo della Camera di commercio e della Borsa quindi, c’è una parte della Milano antica che aspetta solo di essere scoperta.