Il numero di furti in appartamento in Italia ha subito un incredibile aumento negli ultimi dieci anni. Nel 2012 si sono verificati circa 238.000 episodi denunciati dalle Forze dell'Ordine all'Autorità Giudiziaria con un aumento del 114% rispetto al 2004 e del 40% rispetto al 2010. Sono i risultati di uno studio del centro Transcrime dell'Università Cattolica di Milano e dell'Università degli Studi di Trento, proseguimento di un progetto di ricerca avviato nel 2011 per conto del Ministero dell'Interno con un'analisi sui dati fino al 2010 nella città di Milano.
Secondo la ricerca, l'Umbria è la regione dove l'aumento rispetto al 2004 è stato più rilevante (166%), seguita da Lombardia (156%), Toscana (141%) e Friuli Venezia Giulia (140%). Tutte le regioni hanno registrato un incremento nei valori assoluti di questo reato.
Le province dove maggiore è stato l'incremento sono Rovigo (237%), Forlì (232%), Mantova (228%), Terni (224%), Reggio Calabria (203%) e Milano (203%). I furti sono maggiormente concentrati nel Nord del paese (54,6%) e le regioni del Centro sono quelle ad aver registrato l'incremento più rilevante (125%) nel periodo considerato. La Lombardia è la regione dove si registra il maggior numero di furti (22% del totale) seguita da Emilia Romagna (10%) e Piemonte (10%).
«L'andamento registrato negli ultimi anni è sorprendente - spiega Marco Dugato, docente dell'Università Cattolica di Milano e ricercatore di Transcrime - anche perché non in linea con l'andamento di altre fattispecie criminali. Ad esempio, nello stesso periodo il totale dei furti totali è rimasto sostanzialmente invariato con una variazione solo del 4%. Inoltre, questo tipo di reato presuppone un livello di pianificazione, competenza e organizzazione molto alto da parte dei criminali. I ladri scelgono con cura i propri bersagli, le modalità di azione e il momento in cui colpire. In altre parole si tratta di gruppi o singoli altamente specializzati, questo porta anche ad escludere la crisi economica come uno dei fattori collegabili a questo incremento».
Analizzando il caso di Milano, il rapporto evidenzia che i furti si concentrano nello spazio e nel tempo e nella maggior parte vanno a danno di pochi civici. Dicembre si rivela il mese più critico registrando il 12% dei furti, il doppio rispetto ad agosto che invece è il mese con la numerosità più bassa. A partire dal lunedì si nota un progressivo aumento dei furti in appartamento fino ad arrivare alla percentuale più alta di reati il venerdì con il 18,9% dei furti denunciati.
Secondo lo studio, il 35,9% dei reati si concentra in soli due giorni della settimana, venerdì e sabato. I furti in appartamento avvengono maggiormente di giorno tra le ore 9 e le 21 (68,9% dei furti totali). La percentuale più alta coincide con la fascia 18-21 con il 20,5% del totale. Nei periodi notturni si evidenzi una percentuale in media più alta di reati tentati rispetto a quelli compiuti.
Nel 18,49% dei numeri civici totali della città si sia registrato almeno un furto nel periodo considerato. Le abitazioni che hanno subito più di un furto nel periodo considerato sono il 5,71% dei civici totali e hanno concentrato il 54,94% dei furti. Quindi molti reati sono avvenuti a danno di poche abitazioni. Le zone di Milano più a rischio siano i quartieri dell'area est e nella zona centro-ovest. Un ulteriore e recente aggiornamento di questo rapporto con dati 2011 e 2012 ha permesso di estendere l'analisi a tutto il territorio italiano utilizzando dati aggregati a livello di regione e di provincia. L'obiettivo è evidenziare i trend di crescita di questo fenomeno e le aree del paese più colpite.
Transcrime continuerà nei prossimi mesi questo approfondimento cercando di monitorare il fenomeno evidenziandone i suoi andamenti e le sue caratteristiche.