Conoscere a fondo il mondo giovanile. È l’obiettivo del “Progetto Giovani” voluto dall’Istituto Toniolo, che nel 2011 ha promosso un’indagine longitudinale sui giovani italiani, in collaborazione con la Fondazione Cariplo e, come partner esecutivo, la società di ricerca Ipsos. È stato così possibile realizzare un panel di oltre 9.000 intervistati tra i 18 e i 29 anni, che rimarrà stabile per 5 anni. «Il campione - spiega Alessandro Rosina, docente di Demografia alla facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Milano e membro del progetto - è stato scelto in modo da essere rappresentativo della popolazione giovanile italiana. L’elevata numerosità del panel permetterà condurre analisi dettagliate e focus specifici sui gruppi sociali e sul territorio».
Qual è l’obiettivo della ricerca?
La nostra è destinata a diventare una delle indagini più importanti in Italia sulla realtà dei giovani, sia per l’ampiezza del campione, sia per il fatto che sarà longitudinale. Il panel verrà “studiato” nel corso anni in modo da poter analizzare la progettualità e le scelte di vita in ambito formativo e lavorativo, i fattori che ne stanno alla base e le implicazioni. Ma anche approfondire come tutto questo si combina con gli orientamenti di valore, desideri e aspettative.
Come si svolge l’analisi?
L’indagine è partita operativamente a gennaio con le interviste telefoniche e, in una seconda fase, proporrà degli approfondimenti su diverse aree attraverso dei questionari online. Ma sarà affiancata anche da ricerche locali e focus group di taglio più qualitativo in alcune diocesi del Nord, del Centro e del Sud Italia. Questi ultimi consentono di arricchire il progetto su scala territoriale e nella dimensione qualitativa. Si prestano particolarmente a indagare gli aspetti valoriali legati alle scelte di vita e alla percezione soggettiva della propria condizione e del rapporto con gli altri.
Che indicazioni si potranno trarre per proporre piste di cambiamento?
Il mondo dei giovani è complesso e in continua trasformazione e questa indagine è mirata proprio a rappresentare la multidimensionalità e la dinamicità dei cambiamenti in atto nella vita delle nuove generazioni. È quindi lo strumento più adatto anche per fornire indicazioni di policy a livello nazionale e locale.