Un appuntamento che nel giro di tre anni è cresciuto diventando un fenomeno nazionale. «Siamo partiti nel 2015 con un’iniziativa dedicata esclusivamente a Milano e alle scuole lombarde» spiega Elisabetta Matelli, nel presentare la terza edizione del festival teatrale Thauma, che mette in scena il teatro antico prodotto dalle scuole superiori. «In questa edizione 2017, invece, arriveranno licei da Piemonte, Sardegna, Calabria, Puglia e Lazio. È una storia bellissima, che cresce a vista d’occhio».
Dal 20 al 23 marzo a Milano 15 istituti provenienti da tutta Italia e 350 studenti si affronteranno in una vera e propria competizione, rappresentando tragedie e commedie del repertorio classico: dalle Troiane al Filottete, da Ifigenia a Edipo re, dalle Rane di Aristofane alla Medea e altri ancora.
«È un progetto che permette di far emergere l’interesse per il teatro nelle scuole di un Paese ricco di radici culturali come il nostro» sottolinea la curatrice del festival, che in Ateneo è docente di Storia del Teatro greco e latino e direttrice del Laboratorio di Drammaturgia antica. Un’occasione importante, adesso che le attività teatrali in classe hanno acquisito un adeguato riconoscimento, dopo che il Miur ha reso pienamente curricolari le attività teatrali, garantendone la piena cittadinanza nel bagaglio formativo degli studenti.
Quest’anno in gara ci saranno nove spettacoli e sei saggi laboratoriali con le categorie Bozzetti e Realizzazione di scenografie, maschere e costumi. Le rappresentazioni saranno valutate da una giuria di esperti ma si può partecipare anche come giuria popolare. «È uno strumento importante che aiuta a coinvolgere gli spettatori. Anche per gli studenti è una bellissima occasione per sperimentare l’ebbrezza di recitare davanti a un pubblico» afferma la professoressa Matelli.
Gli spettacoli andranno in scena tutti i giorni dalle 16 alle 23 al Teatro Commenda 37 di Milano. Le prime tre scuole classificate, avranno come premio la possibilità di rappresentare le loro opere nel cartellone dell’associazione teatrale dell’Università Cattolica. Kerkìs. Teatro antico in scena, che tutto l’anno offre spettacoli di teatro classico alla città di Milano. «È una bella esperienza anche da un punto di vista umano. Si confrontano con un pubblico vero, vivono l’emozione del palcoscenico. Sono ragazzi giovani che si mettono alla prova. Vederli è sempre un piacere» racconta con soddisfazione la professoressa che ne è fondatrice e presidente.
Come far crescere l’apertura al teatro tra i giovani? «La passione viene da bravi insegnanti. Sono loro che guidano il ragazzo in questo percorso» risponde Elisabetta Matelli. «Gli studenti analizzando e studiando i testi classici riescono a muovere delle emozioni, a conoscere se stessi. È un ottimo strumento per leggere la contemporaneità, stimolante anche da un punto di vista umanistico».
Una delle missioni del festival Thauma è anche valorizzare il patrimonio artistico del nostro Paese. «Cerchiamo di riscoprire le nostre radici, studiare i testi che hanno fatto la storia e la cultura di tanti popoli. Il teatro è un ottimo medium per diffondere questi concetti»
Quest’anno poi il festival avrà anche un valore affettivo speciale, perché sarà dedicato a Fernando Balestra, scomparso lo scorso giugno, uno dei fondatori, con la professoressa Matelli, di questo progetto. Balestra, per nove anni, è stato sovraintendente all’Istituto Nazionale del Dramma Antico del teatro greco di Siracusa.