Modelli computazionali per prevedere lo sviluppo delle organizzazioni criminali e terroristiche e testare diversi tipi di interventi di prevenzione e contrasto. È questa la mission di Proton (Modelling the PRocesses leading to Organised crime and TerrOrist Networks), progetto europeo, vinto Transcrime, centro di ricerca sulla criminalità transnazionale dell'Università Cattolica, e finanziato dal programma Horizon 2020 della Commissione Europea con oltre 4,4 milioni di euro.
Il professor Ernesto Ugo Savona, direttore di Transcrime, ricorda che «Horizon 2020 è il programma di ricerca applicata più prestigioso in Europa e finanzia progetti di elevata qualità con ricadute applicative sia per la ricerca che per le politiche. Proton ha vinto contro 21 altre proposte provenienti da paesi e centri di ricerca in tutta Europa. È un successo per l’Italia, per l’Università Cattolica e per il Centro Transcrime che conferma la qualità della ricerca criminologica italiana e la sua rilevanza a livello internazionale. La chiave del successo è stata la capacità di individuare una forte idea innovativa integrando scienze sociali e computazionali, coordinando un consorzio di 22 partner di eccellenza provenienti da più di dieci paesi. Oltre all’Università Cattolica di Milano i principali partner saranno l’Università Ebraica di Gerusalemme, la Fondazione Fraunhofer (la più grande organizzazione di ricerca applicata in Europa), Ibm e il Consiglio Nazionale delle Ricerche».
Le analisi del progetto Proton riguarderanno tutti e 28 gli stati membri dell’Unione Europea, e il suo obiettivo sarà quello di sviluppare modelli previsionali grazie a una innovativa integrazione tra scienze sociali e computazionali. Ricercatori da diversi paesi indagheranno i fattori sociali, psicologici ed economici che portano allo sviluppo delle organizzazioni criminali e terroristiche. Questi fattori diventeranno gli input di un modello computazionale Proton-S che consentirà di testare l’impatto di diversi scenari sulla criminalità organizzata e sul terrorismo. Per esempio, Proton-S potrà valutare se e come un cambiamento dei livelli di integrazione degli stranieri o la legalizzazione delle droghe leggere influenzino lo sviluppo delle reti criminali e terroristiche.
Il consorzio svilupperà inoltre Proton Wizard, un software di facile utilizzo che aiuterà le autorità e i policy-maker a valutare le diverse opzioni di intervento per prevenire e contrastare mafie e terrorismo. «È fondamentale che le politiche dell’Ue in tema di criminalità complessa siano basate su solide basi scientifiche, riducendo così lo spazio per strumentalizzazioni e stereotipi» sottolinea Savona. «Proton Wizard funzionerà come un cruscotto informativo per chi a livello europeo, nazionale o locale sarà chiamato a sviluppare delle efficaci politiche di prevenzione e contrasto. In questo modo ridurremmo la distanza tra il livello della ricerca e quello delle decisioni operative».
Per garantire un risultato efficace in termini operativi, il consorzio comprende istituzioni come Europol, il Comune di Palermo, la Rete europea di prevenzione della criminalità, il Ministero dell’Interno italiano, Il Ministero della sicurezza e della Giustizia olandese e l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine.