Un luogo di tregua, un’oasi di pace dove cristiani e musulmani possono vivere alcuni momenti insieme senza avere paura. Come il venerdì, quando molte famiglie musulmane fanno visita al monastero di Deir Mar Musa vicino a Nabak in Siria. Lo racconta suor Houda Fadoul che dal 2012 è priore di quella comunità, fondata da padre Paolo dall’Oglio s.j.
Con una vocazione speciale alla solidarietà, Deir Mar Musa oggi sostiene gli sfollati siriani, cristiani e musulmani della zona, ma ha anche una sede in Kurdistan nella città di Sulaymanyyah che ospita cristiani provenienti da Mossul, Bagdad, Qaraqosh e altre località irachene, e un monastero-studentato in Italia a Cori in provincia di Latina.
A Milano per un’iniziativa culturale a favore della Siria, suor Houda è stata in largo Gemelli a trovare i cinque giovani siriani (con lei nella foto in alto) a cui l’Università offre la frequenza ai corsi di laurea che hanno scelto, vitto e alloggio presso i collegi dell’ateneo a Milano e Piacenza e una borsa di studio.
A distanza di otto mesi dal loro arrivo questi giovani si sono integrati bene in università, hanno stretto nuove amicizie e stanno imparando l’italiano che inizialmente ha forse rappresentato l’ostacolo principale.
Una di loro, Ola, con una laurea in ingegneria informatica si era iscritta a Linguaggi dei media ma ha preferito cambiare in corsa e passare alla facoltà di Economia con il corso “Economics and management” interamente in inglese. Per lei è cominciata anche la nuova esperienza dello stage in un’azienda informatica milanese. Poi c’è Kenan che sta proseguendo con il corso della facoltà di Scienze politiche (profilo in inglese in “International relations and global affairs”). Mentre Fadi sta terminando gli esami del corso triennale in “Scienze motorie e dello sport” (di cui aveva già un bachelor in Siria) per poi accedere alla laurea magistrale, e si è inserito come portiere in una squadra di calcio in città. Infine nella sede di Piacenza Nour sta frequentando Scienze dell’educazione e della formazione e Toufik Scienze e tecnologie agrarie.