Applausi scroscianti come quelli riservati alle star di Hollywood per le quali crea i personaggi. Così gli studenti dell’Università Cattolica hanno accolto l’arrivo di David Seidler, sceneggiatore anglo-americano, Oscar per la miglior sceneggiatura originale nel 2011 con Il discorso del Re, che ha tenuto una lectio magistralis (VIDEO) per gli studenti del master in Scrittura e produzione per la fiction e il cinema. Una lezione, quella dell'8 novembre in aula Pio XI, che ha tenuto a bocca aperta centinaia di ragazzi, aspiranti sceneggiatori e non, che hanno potuto conoscere i retroscena della vita dello sceneggiatore e vivere in prima persona la nascita della pellicola da Oscar diretta da Tom Hooper.
Luca Manzi, sceneggiatore che con Seidler è cresciuto professionalmente, ha fatto gli onori di casa insieme al direttore del master Armando Fumagalli e al direttore dell'Almed Ruggero Eugeni: «Da David - ha detto Manzi - ho imparato tecniche e strategie di scrittura che, altrimenti, mai avrei appreso in tutta la mia vita. Ma è riuscito a fare una cosa ancora più importante: ha creduto in me e così mi ha insegnato a credere in me stesso».
Seidler ha catturato immediatamente l’attenzione, scherzando prima sul suo aspetto e ricordando come la sua infanzia abbia influito sulla nascita della sceneggiatura de Il discorso del re: «La nave con cui sono emigrato negli Usa, quando ero bambino, venne bombardata dai tedeschi. Da quel momento ho sofferto di balbuzie fino all’adolescenza. Solo quando hai un difetto riesci a vedere e capire quelli degli altri». E ha concluso il suo incipit con un consiglio per gli aspiranti sceneggiatori: «Esiste solo un segreto che posso darvi: scrivete, scrivete, scrivete!».
Seidler ha quindi raccontato le tappe principali della sua carriera: dagli inizi a San Francisco quando, con un amico, tentò di inscenare un musical, passando per i primi successi, come Tucker, un uomo e il suo sogno (1988) con Francis Ford Coppola, e le prime “cadute”, quando è passato a scrivere le soap opera che tanto ha detto di odiare, fino ad arrivare al successo de Il discorso del Re: «Ho promosso molto questa sceneggiatura e ho passato mesi ad attendere una risposta che sembrava non volesse arrivare. Quando mi contattarono per dirmi che Jeoffrey Rush, che nel film interpreta re Giorgio VI, era rimasto colpito dal mio lavoro mi trovavo in Nuova Zelanda, sotto un diluvio lungo 8 giorni e con la mia tenda che “imbarcava” acqua. L’unica cosa che ho potuto fare è stato mettermi a urlare e saltare completamente bagnato».
La lezione si è conclusa con la proiezione di immagini inedite del film e di backstage teatrali in cui Seidler sale per la prima volta in cattedra come un vero e proprio insegnante, analizzando gli aspetti tecnici del “dietro le quinte”.