Dieci tappe di un percorso d'amore in compagnia delle più famose Arie d'opera. La passeggiata musicale per le vie di Novara è solo una della quattro proposte che gli studenti del master in Ideazione e progettazione di eventi culturali, arte cinema musica e spettacolo (Mec) dell'ateneo hanno elaborato come risultato del loro Project Work 2013. Per mettere la città "per aria". Oltre a ciò hanno lavorato anche su una rassegna di interventi artistici, sul cinema di quartiere da progettare con gli abitanti e su una gara di orientamento per i più piccoli. Enrico Ferrero, docente di Marketing del territorio del Mec e referente della società Ideazione di Alba, ha illustrato il 25 giugno al Piccolo teatro Coccia il progetto del Sistema culturale integrato novarese, per il quale la classe del master, diretto dal professor Paolo Dalla Sega, ha formulato le sue idee. Tutte apprezzate. Soprattutto dall'assessore alla cultura del Comune Paola Turchelli e dal suo collega della Provincia Alessandro Canelli, soddisfatti dalla creatività della classe, già molto orientata in una dimensione concretamente produttiva di fattibilità. Almeno a giudicare dalle loro parole.
"Novara per aria" è stato ideato da uno dei quattro gruppi di studenti del master, che hanno lavorato a stretto contatto con le istituzioni locali e con i cittadini. «Abbiamo camminato per Novara e passando accanto al Conservatorio Guido Cantelli sentivamo l'eco delle prove di canto» raccontano Elena e Cristina, appassionate d'opera. «Da qui la nostra idea: cantare per strada in angoli meravigliosi e insoliti. Casa Bossi splendida e romantica è la scena per La Boheme, l'incontro d'amore di Mimì e Rodolfo; la stazione ferroviaria, luogo di partenze e di addii è lo sfondo del Va' pensiero verdiano, poi si cammina e si incontra una barberia dove appare Figaro, un Caffè in cui canta Rigoletto, al Castello Visconteo dove Mario della Tosca pucciniana intonerà "e lucevan le stelle" fino ad arrivare attraverso dieci tappe più un flash mob al mercato coperto al brindisi della Traviata sotto il Teatro Coccia e con il Biscottino tipico di Novara».
«Fin dal primo sopralluogo - spiegano Emanuele ed Elisa, portavoce del project work "Geopolis", una rassegna di interventi artistici negli spazi urbani - ci sembrava mancare in questa città uno sguardo più contemporaneo sull'arte pubblica: le bellissime piazze, veri e propri salotti o il cortile del Broletto possono fare da cornice a opere installative di autori contemporanei che pensino simboli e realizzazioni anche destinati a rimanere e a integrarsi con l'arredo urbano».
Un forte lavoro sociale sta alla base del progetto "Case Bianche", una rassegna di Cinema per il quartiere di Sant'Agabio organizzata dagli stessi cittadini. «Siamo stati a scuola, a una festa - raccontano Jonathan e Sara -. Abbiamo parlato con tanta gente. Qualcuno del quartiere ci ha detto che manca un cinema, qualcun altro pensa di vivere in provincia di Novara e invece per arrivare in città basta guardare al di là della ferrovia. Abbiamo proposto una rassegna di cinema all'aperto, proiettando pellicole selezionate dagli stessi cittadini sulle pareti delle case. Sempre con la partecipazione delle associazioni locali immaginiamo la costruzione di un grande affresco a muro che racconti la storia del quartiere e della città».
Non poteva mancare un progetto a misura di bambino. Ecco il senso di "Novara Orienteering", geografia, arte e cultura in città, una gara sportiva di orientamento rivolta ai più piccoli. Lorenzo e Chiara, che rappresentano il quarto gruppo di lavoro, puntano l'attenzione sulla geografia. «Abbiamo pensato di coinvolgere i ragazzi in una gara sportiva di orientamento tra parchi e vie pedonali. Grazie all'aiuto delle scuole abbiamo ipotizzato la stesura di una vera e propria guida per i più piccoli, per permettere loro di appropriarsi dei luoghi e cominciare a sentirli più vicini».
Gli studenti, in maniera pratica e laboratoriale, hanno studiato la città, creato connessioni con quanto appreso in aula nel corso dell'anno, coinvolto docenti di altre discipline e dialogato con il territorio, ottenendo un positivo riscontro rispetto alle loro iniziative con suggerimenti e proposte degli intervenuti presenti in sala, esponenti delle realtà locali. Data la favorevole accoglienza, ci sarà un prossimo appuntamento per trasformare questi progetti in eventi reali, proprio con la collaborazione e l'aiuto degli stessi studenti e dei docenti che li hanno insieme pensati.