«Ho lavorato molto nell'editoria, nei momenti liberi scrivevo tanta di quella roba da cui poi venivano fuori dei libri, ma la maggior parte del tempo della mia vita l'ho dedicato ai libri degli altri, non ai miei. Ne sono contento perché l'editoria è una cosa importante nell'Italia in cui viviamo». Sono le parole che si leggono tra i documenti inediti della mostra "I libri degli altri. Il lavoro editoriale di Italo Calvino" ospitata alla Biblioteca nazionale centrale di Roma, prima tappa della trasferta di studio degli studenti del corso di Editoria libraria e multimediale guidati dal professor Roberto Cicala il 5 e 6 dicembre.
L'editor di Einaudi e autore del Barone rampante ha aperto una finestra sul suo ruolo fondamentale e culturale svolto all'interno della casa editrice dello Struzzo, prima come addetto stampa poi come responsabile letterario. Le dieci teche, contenenti diversi esemplari della sua produzione tra prime edizioni delle sue collane come “Centopagine”, lettere inedite a Elsa Morante oppure esemplari del “Notiziario” da lui composto nella sua “scrittura servile”, come amava dire, illuminano un percorso esemplare a contatto con autori, amici e personaggi eminenti della letteratura italiana.
Il folto gruppo dell'Università Cattolica ha poi sfogliato con le proprie mani, con grande emozione, incunaboli presentati dal responsabile del settore libri antichi della Nazionale, Pasqualino Avigliano, che ha esposto anche il metodo di catalogazione short title Istc degli incunaboli: una grande emozione aprire un libro del sec. XV sulla xilografia dove compare, nelle Lettere di santa Caterina stampate da Aldo Manuzio nel 1500, per la prima volta il carattere corsivo. Oppure il primo Lattanzio stampato a Roma. Pagine antiche eppure con caratteri splendidi e modernissimi nella loro classicità.
Per conoscere meglio il mondo della piccola e media editoria il 6 dicembre la rappresentativa del Laboratorio di editoria ha visitato la fiera "Più libri, più liberi" nel quartiere Eur di Roma con una selezione degli editori di cultura italiani. Grazie a questa opportunità abbiamo potuto avvicinarci personalmente a editori, autori e illustratori a seconda del nostro interesse e scoprire case editrici i cui libri spesso non si trovano nella grande distribuzione. Copertine, titoli, formati, collane sono stati spunti per ragionare sull'importanza del paratesto e del lavoro di mediazione editoriale che porta i testi dall'autore al lettore.
Appuntamento centrale è stata poi la presentazione del libro Film da sfogliare progettato e realizzato dagli studenti del Laboratorio di editoria nel 2013 – nella collana sostenuta da Educatt ed esposta in uno degli stand della fiera – sul tema del rapporto tra cinema e letteratura: una collezione di casi editoriali e cinematografici, tra fedeltà e tradimenti perpetrati dalla pellicola al testo, dimostrano alla fine che «la trama non è tutto», come scrive Alessandro Zaccuri nella nota introduttiva al volume.
Alla tavola rotonda sono intervenute, oltre a Ugo Baistrocchi della Direzione cinema del ministero e a Paolo Taggi, autore televisivo e capoprogetto Tv2000, alcune giovani autrici dell’Ateneo.