La laurea in Comunicazione d’impresa e la certificazione internazionale rilasciata dall’International Advertising Association (IAA) sono stati un ottimo lasciapassare per entrare nel mondo del marketing. E l’idea di coniugare comunicazione e risorse umane è nata negli anni trascorsi fra i chiostri di largo Gemelli. Marco Rudi, trentunenne, di origini comasche, da circa sei anni si occupa di Human Resource. Vive in Svizzera, dove lavora nell’headquarter Emea di VF Corporation, società americana che distribuisce oltre 30 marchi di abbigliamento e calzature sportive, tra cui Timberland, Vans, The North Face, Napapijri, Eastpak. «Appena arrivato, e per circa un anno, sono stato l’Hr Brand Specialist di riferimento per Timberland - racconta Marco -. Da agosto 2014 ho assunto il ruolo di Hr Generalist Napapijri Emea, fornendo supporto alla sede svizzera e lavorando a stretto contatto con i colleghi delle Risorse umane nelle diverse country in cui VF ha filiali commerciali».
Un curriculum interessante quello di Marco e sicuramente atipico rispetto ai Cv di altri tanti suoi ex compagni di corso. Dopo la laurea triennale in Scienze politiche all’Università Cattolica, decide di impegnare il periodo estivo con un’esperienza di lavoro all’estero. Così parte per gli Stati Uniti. «Per tre mesi ho lavorato nei parchi Seaworld e Discovery Cove occupandomi di relazioni con la clientela - dice Marco -. Poi sono passato nel team Human Resources che seguiva gli studenti stranieri impegnati nel mio stesso progetto. È stato un periodo incredibile sotto tutti i punti di vista: ho vissuto con ragazzi bulgari, russi, polacchi, spagnoli, cinesi, in un contesto completamente diverso dal nostro e coltivando concetti lavorativi per me nuovi, come employer branding, work-life balance, motivazione del personale».
Rientrato s’iscrive alla magistrale in Comunicazione per l’impresa, i media e le organizzazioni complesse (Cimo), interfacoltà di Economia, Scienze politiche e sociali e Lettere e filosofia. È in questo periodo che matura sempre più la convinzione di lavorare in un ambito professionale che metta insieme la passione per la comunicazione con quella per le persone. «Pian piano durante i corsi di comunicazione aziendale ed economia ha preso forma l’idea di sviluppare una tesi sulla tematica dell’employer branding - afferma Marco -, un tipo di professionalità che negli anni in cui mi sono laureato era ancora in fase di esplorazione da parte di molte aziende».
Concordato l’argomento della tesi sotto la guida della sua relatrice Rossella Gambetti, e del correlatore Edoardo T. Brioschi, Marco si dà da fare per cercare un’azienda disposta a sostenerlo nel suo progetto. «Proprio durante un Career Day in Università Cattolica ho avuto la fortuna di conoscere l’Employer Branding manager di Vodafone Italia - racconta Marco -. Grazie a lui, ho potuto realizzare interviste con chi in azienda si occupava di questa di employer branding, di formazione, di talent management e di comunicazione interna. Un lavoro che mi ha fatto capire quanto la strategia di branding fosse alla base di tutte queste attività, armonizzandole in un processo condiviso da tutto il business».
Nel 2010 Marco discute la tesi su “L’employer branding nell’economia dell’azienda: macro e micro strategie per la gestione del capitale umano - Il caso Vodafone” e ottiene il Certificate in Marketing Communication, la qualifica internazionale che l’Università Cattolica assegna dal 1983 ai laureati Cimo in virtù dell’accreditamento IAA. Passano pochi mesi e si presenta subito l’occasione di trasferirsi a Modena in Tetra Pak, multinazionale svedese che all’epoca doveva sviluppare la propria strategia di employer branding e talent attraction.
«Ho trascorso il mio primo anno e mezzo di lavoro occupandomi di employer branding, recruiting di giovani di talento da inserire in azienda, formazione e comunicazione interna. Grazie a questo tipo di lavoro ho compreso che ormai il mio percorso professionale si sarebbe dovuto svolgere in Hr. Di qui la decisione di specializzarmi nel settore iscrivendomi a un master in Human Risource».
Finito il master, ancora una volta Marco è alle prese con una nuova opportunità professionale, interessante e utile per poter fare un’esperienza da generalista nel mondo Hr. «Rientro a Milano per accettare il ruolo di Hr Advisor Southern Europe nel gruppo Discovery Communications, multinazionale americana leader nel mondo televisivo – dichiara –. Qui ho potuto contribuire allo sviluppo di Discovery in Italia, con Real Time e DMAX che hanno trainato la crescita dell’azienda, portandola in breve a diventare il terzo editore televisivo nazionale. Esperienza incredibile, persone splendide e la possibilità di lavorare non solo nel campo delle risorse umane, ma anche in un’azienda che faceva comunicazione».
Da Milano alla Svizzera il passo è breve. Un cammino professionale che, riconosce Marco, non sarebbe stato possibile senza gli anni di studio passati in Cattolica. «Il mix di competenze umanistiche ed economiche ha sicuramente contributo in maniera sostanziale alla mia crescita di questi ultimi anni. Inoltre, l’idea di riorientare il mio percorso su un ambito parallelo alla pura comunicazione o al marketing per ora sta dando buoni risultati».