Il collegio Paolo VI, nato negli anni sessanta grazie alla volontà dell'omonimo pontefice su progetto dell'architetto Giò Ponti, festeggia 50 anni il 27 febbraio 2016, un mese esatto dopo la festa di Sant'Angela Merici, fondatrice nel 1535 della Compagnia di Sant'Orsola. La residenza, che sorge in un quartiere d'epoca tranquillo e poco distante dall'Università Cattolica e che fa parte del progetto culturale dei collegi InCampus dell'Università Cattolica, è diventata nel tempo una comunità coesa e in continuo fervore, nella quale le studentesse ospiti hanno l'opportunità di vivere momenti di condivisione ed esperienze preziose di crescita umana oltre che culturale.
La celebrazione inizierà alle ore 17 di sabato 27 febbraio e avrà come momento centrale una riflessione intitolata «Tenete l'antica strada e fate vita nuova»; è un invito, formulato con le parole di Sant'Angela Merici, rivolto ai giovani, che ben si accorda con la celebre frase di papa Paolo VI – tratta dall'Esortazione Apostolica pronunciata il 9 maggio del 1975 – sotto la cui egida si pone la giornata: «Dall'incontro fra l'essere umano che possiede - per alcuni anni decisivi - la disponibilità della giovinezza, e la Chiesa nella sua permanente giovinezza spirituale, sgorga necessariamente, da una parte e dall'altra, un'intensissima gioia e una promessa di fecondità. La Chiesa, come Popolo di Dio pellegrinante verso il regno futuro, deve potersi perpetuare, e quindi rinnovare attraverso le generazioni umane: è una condizione di fecondità, e semplicemente di vita. È dunque importante che, in ogni momento della sua storia, la generazione che sorge appaghi, in qualche modo, la speranza delle generazioni precedenti, la speranza stessa della Chiesa, che è quella di trasmettere senza fine il dono di Dio, Verità e Vita».
La giornata si concluderà con la Celebrazione eucaristica alle 18.30 nella Chiesa di San Francesco al Fopponino presieduta dall'assistente ecclesiastico generale monsignor Claudio Giuliodori.
«Gli anni del Collegio sono gli anni dei forti desideri, delle progettualità sulla propria vita, delle prime esperienze di autonomia nella grande metropoli, quando sembra di avere in mano il futuro, quando ci si pensa innovatori del mondo.
Centinaia di giovani donne, in questi 50 anni, hanno solcato le porte del Collegio coltivando alte aspirazioni» afferma la direttrice suor Chiara.
«Sant’Angela invita a tenere scolpiti nella mente e nel cuore tutti i loro volti, a uno ad uno. Noi suore - conclude - abbiamo via via presentato al Signore, perché li guidasse, i passi di ciascuna delle Paoline negli anni dell’Università e, poi, nei primi passi del confronto con la vita reale. Ora, con cuore grato lodiamo il Signore per le meraviglie che ha operato in tutti questi anni».