«Ho dedicato la mia vita alla bicicletta tralasciando gli studi, adesso ho voglia di imparare». Ivan Basso parla dalla cattedra dell’aula Gemelli dell’Università Cattolica a una platea composta per lo più da studenti. Forse si troverebbe più a suo agio dall’altra parte, dato che nel suo sguardo ci sono la stessa tenacia e curiosità di chi ha preso parte alla presentazione di Cattolicaper lo Sport, una piattaforma di esperienze e competenze a servizio di club, manager e atleti, per lo sviluppo della competitività e della creazione di valori sportivi. L’ex corridore segue un percorso in Cattolica per diventare dirigente nel mondo delle due ruote.

Il vincitore del Giro d’Italia del 2006 e del 2010 è coinvolto, insieme ad altri campioni, nel progetto che si serve di una qualificata struttura di ricercatori e professionisti attivi nell’ambito della gestione della comunicazione, del marketing e del potenziamento delle risorse umane.

Tra le collaborazioni più prestigiose, quella con AC Milan. «In una società è fondamentale la formazione psicopedagogica per gli adulti che lavorano a stretto contatto con i ragazzi», ha spiegato Filippo Galli, direttore del Settore giovanile del club rossonero.

«Lo sport richiede sempre più lo sviluppo di competenze relazionali per ruoli chiave come l’allenatore o il dirigente», ha detto Caterina Gozzoli, direttrice dell’Alta scuola di Psicologia dell’Ateneo e moderatrice dell’evento. Non soltanto bilanci, mercato e riunioni. Chi lavora nello sport deve avere una visione globale del proprio team, che va dai social network al rapporto con i tifosi (di cui si parlato in un evento parallelo lo scorso 28 novembre con Riccardo Pittis).

E un discorso analogo può essere fatto per gli atleti. «Non bastano più le doti naturali per arrivare ad alti livelli» ha detto Carlalberto Ludi, ex calciatore del Novara di cui adesso è collaboratore tecnico. «Uno sportivo deve saper comunicare con gli altri e saper vivere in armonia con i compagni di squadra e le altre persone qualificate di cui ogni società sportiva si dota».