«L'Italia, negli ultimi tre anni, è diventato uno fra i Paesi europei più importanti nel settore per la politica farmaceutica». Parola di Guido Rasi, direttore esecutivo dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema), che è intervenuto lo scorso 11 aprile alla sede di Roma dell'ateneo in occasione del secondo Graduation Day dell'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari (Altems), dove ha tenuto la lettura magistrale dal titolo "Innovazione e Regolazione nel Settore Farmaceutico Europeo: la sfida dell'European Medicines Agency". A 60 studenti sono stati consegnati i diplomi in ambito economico, gestionale e sanitario dal direttore Altems Americo Cicchetti, alla presenza del rettore Franco Anelli.
«Dall'ultima revisione annuale condotta dal consiglio di amministrazione dell'Ema - ha detto Rasi - emerge che l'Italia è uno degli Stati UE più in salita, con un trend estremamente incoraggiante». «La missione Altems - ha spiegato Cicchetti - è di offrire programmi formativi post laurea nell'ambito dell'economia e del management dei servizi sanitari che possano formare, con i corsi di perfezionamento e i master di primo e secondo livello, la classe dirigente nel settore sanitario del prossimo futuro. L'Altems - ha continuato Cicchetti - frutto della collaborazione di Economia e Medicina, vuole formare professionisti che abbiano competenze in entrambi i campi per gestire in modo ottimale le spese della sanità».
Non sono mancati accenni a casi di attualità come il dibattito in corso in Italia sul metodo Stamina, terapia per il trattamento di gravi malattie degenerative basata sull'utilizzo di cellule staminali adulte mesenchimali, la cui efficacia non è stata ancora scientificamente dimostrata. «L'Ema - ha precisato il direttore Rasi - non può interessarsi alla questione perché siamo nell'ambito della giurisdizione nazionale, ma c'è una profonda riflessione in atto sul pericolo che tutto ciò comporta. Il caso italiano farà sicuramente scuola. La preoccupazione è che l'impatto mediatico ed emotivo possa prendere il sopravvento su consolidate procedure di sicurezza e di evidenza scientifica, che sono prese per l'esclusiva protezione e il beneficio dei malati. Si tornerebbe indietro a incertezze e pericoli oggettivi per la sanità pubblica. C'è un 'gap' di legislazione - ha continuato Rasi - questo va detto, e dobbiamo fare qualcosa a livello europeo per colmarlo, perché in questo divario si inseriscono emozioni, percezioni, protagonismi».
«La società è ammalata di "perdita di attendibilità degli esperti di settore" - ha concluso il rettore Anelli, ricollegandosi alle parole di Guido Rasi - . Nei vari settori del sapere non ci sono più attori credibili. Creare Alte Scuole che formino attendibilmente professionisti che possano acquisire competenza ed esperienza su determinati campi specifici è il nostro modo di cambiare e migliorare le cose».