Il tempo è superiore allo spazio. E ora è di spazi e di tempo che abbiamo bisogno. I voti arrivano anche dal cielo, ma “la Terra è tutta a pezzetti”.
Sabato 24. L’indicatore sono gli ospedali, e gli ospedali sono in affanno, mentre almeno la letalità del virus si riduce. Meno dieci al voto negli USA: sondaggi e dibattiti dicono ‘Biden’, ma si monitorano le maggioranze in Camera e Senato, per poi governare davvero. Anche il Cile vuole cambiare: domani i cittadini decidono sulla Costituzione e “el plebiscito” non è affatto scontato. L’Italia aspetta: economia è salute e salute è economia, con il lockdown nella mente e la Politica alla prova.
Domenica 25. Via libera al “semi lockdown”: gli spazi si restringono, si dilatano i tempi per altro. Ad esempio per pensare: a chi vive da sempre in peggiori condizioni: strage di bambini in Camerun, l’orrore supera anche un virus. Aumentano gli spazi di pace: entra in vigore uno storico accordo di disarmo, un altro passo verso l’eliminazione totale di armi nucleari, sperando non sia solo un simbolo. In Sud Corea muore un visionario: il presidente di Samsung non plasma più il presente, ma lo spazio virtuale ormai è il più frequentato.
Lunedì 26. E’ la nuova frontiera: l’uso pacifico dello spazio può condurre a sviluppo e conoscenza, la Ricerca deve sempre superare i confini. La nuova frontiera è vicina negli USA: a una settimana dall’esito del voto, l’amministrazione in carica prova a fare autocritica, i record non ammettono nebbia. In Italia si vede Novembre: si lavora al nuovo decreto, le risorse di agosto sono finite, la tutela delle filiere è urgente. Dove le filiere umane sono già in crisi Covid-19 peggiora condizioni già al limite: in Perù aumentano povertà e paura, gli spazi di vita non sono mai uguali.
Martedì 27. Bomba in una scuola a Peshawar, sessanta bambini a lezione. Mentre il mondo combatte un virus, quello della guerra non ha mai perso vigore. Amy Coney Barrett è una giudice della Corte Suprema: il Senato approva, il presidente mette a segno un tiro importante, specialmente se contro il voto si farà ricorso. Le Borse oscillano, gli spazi si restringono, il pensiero rallenta, le energie sembrano mancare: occorre trovare in sé lo spazio ancora inutilizzato. Come fece Keith Jarrett, quella notte a Colonia.
Mercoledì 28. Inizia la Francia: stasera il Presidente annuncerà nuovi provvedimenti, dalla mezzanotte di domani nuova stretta per un mese. La Germania seguirà? Joe Biden prosegue la campagna, senza fretta, ma senza sosta: lo sostiene Obama, forse lo aiuta Trump, ma gli swing states rimangono un’incognita. Sono un’incognita anche i consumi: la stagione natalizia è alle porte e in Italia si studiano incentivi e nuovi mezzi, il digital finanziario non è più una scelta. Inizia il Belgio, a pregare con nuove attenzioni: la vita è fare spazio, soprattutto quando sembra restringersi.
Giovedì 29. Il termometro dei mercati segna temperature alte: listini in ribasso, la speranza vacilla, i lockdown non allevieranno la febbre. Mentre l’Italia resiste, l’Europa chiude: fra orari e divieti la vita si restringe, fra economia e salute non c’è alternativa. L’Europa di nuovo ferita. Donald Trump occupa tutti gli spazi che può: sorpassa in Florida, in Arizona rassicura, in Wisconsin esorcizza il virus. Ma a SARS-CoV-2 non interessa nulla: Coronavirus corre tra gli umani. Dall’Europa all’Asia, passando per le urne, gli umani possono solo evitarsi, per evitarlo. Alla ricerca degli spazi perduti.
Venerdì 30. L’America sceglie, e non solo il suo destino. Si contano i giorni, spazi inclusi, nelle vite di tutti. Per individuare ciò che inferno non è, direbbe Calvino, e farlo durare, e fargli spazio.