Su iniziativa di S. E. mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e del Centro pastorale pubblichiamo su Cattolica News brevi testi evocativi, a partire dal Vangelo del giorno, per aiutare la riflessione e la preghiera in questo periodo così complesso a causa della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Scriveranno teologi, assistenti pastorali e professori. I testi saranno accompagnati da un’immagine scelta in rete.


Vangelo di Giovanni (Gv 14,1-12)

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Il Signore dice: «Vado a prepararvi un posto» (Gv 14,2). E ancora: «Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi» (Gv 14,3).
Questi versetti mi hanno fatto pensare a un amico sacerdote, parroco ottantenne di ben quattro parrocchie in una zona montagnosa. La domenica celebra messa nei diversi paesi che gli sono affidati. In inverno, per evitare che i parrocchiani soffrano il freddo durante la messa, pur essendo egli stesso una persona di una certa età, va nelle varie chiese circa un'ora prima della celebrazione per accendere il riscaldamento.

Mi piace usare questo esempio per illustrare il senso delle parole di Gesù. Parole che certamente restano misteriose, ma che lasciano facilmente intuire il mistero dell'amore di Cristo che ci ama con un amore pieno di premure.

«Vado a preparavi un posto». Quale posto? Gesù è il nostro “posto”. Siamo sue membra. Egli è la nostra dimora presso il Padre. Dimorando in lui – già da questa vita – dimoriamo in Dio e Dio dimora in noi. Essendo in Cristo siamo nel cuore della Trinità.

Come scrisse una giovanissima santa, Elisabetta della Trinità: «La Trinità, ecco la nostra dimora, la nostra casa, la casa paterna dalla quale non dobbiamo uscire più».

Robert Cheaib, docente di teologia