Continua la presenza assidua degli esperti dell’Università Cattolica in radio e televisione. Il loro contributo si aggiunge all’ordinario, e straordinario, lavoro quotidiano di assistenza ai malati nel caso dei medici, e di riflessione sulla gestione della crisi per gli economisti: una disponibilità che racconta la dedizione e il senso di responsabilità verso tutta la comunità.
In quanto membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità, come consigliere per le relazioni dell’Italia con gli organismi sanitari internazionali, Walter Ricciardi è intervenuto in diverse trasmissioni questa settimana. Il 2 aprile a Radio 1, Radio 2 e Radio 3 ha parlato di cinque potenziali terapie. L’Agenzia europea del farmaco sta infatti testando molecole e anticorpi monoclonali che possono risultare efficaci contro il Covid-19 e che erano già in uso per contrastare altre malattie come Ebola, HIV, artrite reumatoide, sclerosi multipla. Sono al vaglio in questo momento 40 farmaci e 12 prototipi di vaccino anche se per i risultati bisognerà attendere alcuni mesi.
Il professore ha parlato anche a Circo Massimo di Radio Capital a proposito del fabbisogno di miliardi di mascherine chirurgiche che serviranno a tutti nella fase di riapertura delle attività per proteggere gli altri da eventuali virus nel caso si sia asintomatici. Il 1° aprile a Otto e mezzo di La7 ha poi dichiarato che l’epidemia va valutata ogni due settimane e che è improbabile che si possano allentare le misure a partire dal 13 aprile. Dovremo imparare a convivere con questo virus, come già facciamo con tutti i virus, in alcuni casi con il vaccino, in altri con cure specifiche e in questo caso specifico con il distanziamento sociale, le mascherine, il lavaggio delle mani e delle superfici. Ricordiamo anche i suoi interventi il 1 marzo a Di Martedì di La7 il 1° aprile a Rainews24.
Molti altri medici hanno portato il loro contributo. Il docente di Educazione alla sanità pubblica Stefano Vella il 2 aprile a Radio 1 e Radio 2 è intervenuto a proposito delle regioni che si offrono per la sperimentazione dei test sugli anticorpi.
Roberto Bernabei sempre il 2 aprile a Tutta la città ne parla di Radio 3 ha sottolineato a proposito degli anziani che bisognerà continuare a gestire le RSA e l’assistenza domiciliare. Il professore è intervenuto anche al GR di Rtl e al GR1 Rai.
Il direttore scientifico del Policlinico Gemelli Giovanni Scambia direttore scientifico del Gemelli a Mi manda Raitre ha ribadito che al Columbus Covid-2 Hospital a Roma sono ricoverati 250 pazienti e 50 in terapia intensiva e questa struttura dedicata consente di gestire bene la situazione. Al Gemelli è stata creata l’unità Covid Ricerca dove si svolgono ricerche di tipo epidemiologico e farmacologico e dove viene acquisito il materiale biologico dei pazienti, messo a disposizione di ricercatori del Policlinico e di altri ricercatori nazionali e internazionali.
L’infettivologo Roberto Cauda il 1° aprile a Skytg24 ha dichiarato che si è osservata una progressiva riduzione dei contagi e che secondo una lettura dinamica siamo a un punto di svolta. Il 2 aprile a Uno Mattina di Rai 1 ha fatto un bilancio dei contagi, spiegando che la quarantena sta dando i suoi frutti e non bisogna abbassare la guardia.
Il virologo Massimo Fantoni il 1° aprile a Basta la salute di Ranews24 ha parlato delle difficoltà nell’assistenza ai pazienti affetti da Covid quando arrivano più ambulanze insieme, perché questi malati necessitano di un intervento particolare e dedicato che richiede tempo. Per questo le reti devono essere efficienti e occorre identificare subito in quale reparto vadano ricoverati.
Ancora il geriatra Antonio Sgadari il 1* aprile a Tgcom24 ha ricordato che gli anziani devono stare a casa e seguire scrupolosamente le regole e usare la mascherina quando escono di casa.
Lo pneumologo Luca Richeldi il 1° aprile a Circo Massimo di Radio Capital ha paragonato la situazione che stiamo vivendo alla scalata di una montagna che è faticosa tanto quanto la discesa. Dopo aver raggiunto il pianoro (perché nelle malattie infettive non c’è il picco ma un pianoro), dovremo essere tutti uniti nella discesa.
Lo psicologo dell’emergenza Fabio Sbattella il 1° aprile a Tra poco in edicola di Radio 1 ha parlato del carico emotivo degli operatori sanitari e ha sottolineato l’importanza degli strumenti di protezione che danno sicurezza, di motivazione e di slancio, di competenza e preparazione specialistica. Inoltre ha ribadito la necessità di ufficializzare degli spazi personali come un caffè o il pranzo.
Il professore ha speso una parola anche per le persone sole in casa che non accedono a strumenti tecnologici e rischiano un eccesso di stress, che diventa depressione, abbandono, chiusura. Per questi soggetti è utile ricorrere ai punti di ascolto messi a disposizione dagli ordini degli psicologi.
Come sempre anche gli economisti hanno fatto sentire la loro voce.
Carlo Cottarelli il 1° aprile a Il prezzo del virus di Class Cnbc ha parlato della necessità del ruolo dell’Europa, perché non ci salveremo da soli. Gli Eurobond di cui si parla in questi giorni non servono a mutualizzare il debito passato né quello corrente. Si tratterà di fare una spesa comune e di bilanciarla in comune. Ha inoltre ricordato che l’Italia ha ottenuto un enorme aiuto da parte della Bce che la finanzierà per 220 miliardi.
Il 1° aprile a 24 Mattino di Radio 24 Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio sulla salute, ha spiegato che secondo le stime fatte dall’Osservatorio i contagiati sono quasi 10 volte quelli che vengono rilevati e la letalità molto più bassa, dati giustificati dal fatto che i dati ufficiali si basano solo sui tamponi effettivamente fatti alle persone.
Lo statistico Giuseppe Arbia a Di martedì di La7 ha spiegato le due curve dell’epidemia identificate dal modello studiato dal suo gruppo di ricercatori: una relativa alle stime prima delle misure restrittive e una alle stime dopo le misure. Si vedono così due picchi. Il primo riguarda i nuovi contagiati (il massimo dei contagi giornalieri che poi continueranno ad aumentare ma in un lasso di tempo più lungo) e l’altro relativo a una reale diminuzione dei contagi. Ora stiamo attraversando il primo picco che le misure hanno spostato in avanti consentendo al sistema sanitario di guadagnare tempo e di affrontare l’emergenza.
Il 31 marzo a La vita in diretta di Rai1 il direttore di Altems Americo Cicchetti ha parlato della situazione delle liste d’attesa per le visite dei pazienti che sarà allungata di un terzo. I settori maggiormente in sofferenza saranno relativi alla parte ambulatoriale specialistica: dalla cardiologia alla dermatologia, dalle prestazioni neurologiche agli interventi chirurgici.
Si parla di circa 520.000 interventi chirurgici rimandati e questo avrà conseguenze nell’organizzazione del lavoro post emergenza. Sarà importante in futuro lavorare sulla prevenzione, costruendo ad esempio strutture chiuse da usare in caso di emergenza e protocolli di assistenza familiare.
Il professore è intervenuto il 3 aprile anche a Il Mattino di Radio 1 per parlare della strategia per la ripresa quando dovrà essere garantita anche la sicurezza. Sarà importante mappare la popolazione attraverso analisi virologiche per individuare le persone sane, il tracciamento attivo di quelle contagiate e fornire tutti di dispositivi di protezione individuale.
Anche il direttore generale della Fondazione Policlinico Gemelli Marco Elefanti il 3 aprile ha parlato a Buongiorno Regione Lazio di Rai3 per ricordare l’attività di ricerca in corso relativa ai trial clinici per lo studio dei protocolli di cura che vengono testati sui pazienti. Sarà difficile avere il vaccino prima di un anno.
Tra gli altri interventi della settimana segnaliamo anche quello del direttore sanitario della Fondazione Policlinico Gemelli Andrea Cambieri il 3 aprile a Buongiorno Regione Lazio di Rai 3; Rocco Bellantone il 31 marzo a Il mio medico di TV2000; Walter Ricciardi, Carlo Cottarelli e Stefano Vella a Frontiere di Rai 1 il 30 marzo; Paolo Balduzzi a Il prezzo del virus di Class Cnbc il 30 marzo; Annamaria Fellegara a Skytg24 il 30 marzo; Vittorio Emanuele Parsi a Est-ovest di Radio 1 il 29 marzo; la studentessa Silvia Vicari, della sede di Brescia a Uno Mattina di Rai 1 il 2 aprile.